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Estorsione a politico, cugino del boss sotto torchio. Ecco cosa ha detto

 

Mondragone (red.cro.).  Tiberio Francesco La Torre, sessantenne mondragonese cugino dell’ex boss e oggi pentito Augusto La Torre, respinge le accuse davanti al gip di Santa Maria Capua Vetere per durante l’intereogatorio di garanzia sostenendo che ha solo perorato la sua causa per avere il risarcimento che gli spettava dopo l’aggressione subita dal figlio da parte dell’allora penalista Giovanni Zannini.

Rispondendo al gip ha chiarito la sua posizione dando una sua versione dei fatti e riferendo che gli imprenditori Campoli li conosceva da 40 anni e si era rivolto a loro per spingere Zannini a pagargli 50 mila euro.

Versione che contrasta con le denunce.

Nei prossimi giorni Tiberio La Torre sarà davanti ai giudici del Tribunale del Riesame al quale il suo difensore ha annunciato di voler ricorrere per l’annullamento della custodia cautelare in carcere.