NAZIONALE – Il mese di aprile non è stato molto positivo per il mondo dell’agricoltura. Inizio mese con gran caldo e temperature estive, fine mese con calo termico a livelli di dicembre, pioggia e grandine. Una condizione che ha impattato pesantemente sulle coltivazioni, sopratutto sugli alberi da frutto come pesche, albicocche e ciliegie. Quest’anno di locali se ne vedranno ben poche, a causa del cambiamento climatico. Ciò che si troverà sui banconi dei supermercati sarà quasi esclusivamente di importazione.
Prima il forte caldo dei giorni passati e poi il calo improvviso delle temperature di questi giorni stanno rallentando notevolmente la produzione anche di asparagi e fragole, con rincari non di poco: +25% per i primi e addirittura +30% per le seconde.
Anche per zucchine, peperoni e melanzane, ortaggi molto sensibili ai cambi di temperatura, ci sono lievi aumenti nonostante i prezzi all’ingrosso risultino comunque contenuti.
Inoltre, causa del clima impazzito ci sono ancora prodotti tipicamente invernali, come le arance, i cui prezzi caleranno nel corso del prossimo mese.
Secondo Coldiretti urge correre ai ripari e istituire contromisure sopratutto per difendere una categoria, quella dei coltivatori, che rischia di andare sempre più in difficoltà a causa dei cambiamenti climatici.