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Interdittiva antimafia dopo perquisizione, svolta per una coop

 

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha sospeso l’interdittiva antimafia per la società cooperativa sociale del terzo settore «Amame» che ha sede a Santa Maria Capua Vetere rinviando la causa di merito alla fine dell’anno.

Una diversa sezione del Tar aveva deciso la conferma dell’interdittiva valutando un diverso aspetto delle informative scattate due anni fa, ma i motivi aggiunti presentati dai legali della società hanno permesso di avviare una ulteriore verifica e decidere almeno al momento la sospensiva cautelare. La società, ferma da quando ci fu una perquisizione in uno studio di un commercialista casertano, è composta da un consiglio di persone tutte incensurate ma venne ugualmente indiziata per una sorta di cucitura con due persone ritenute vicino al clan dei Casalesi: O.D e M.Z. originari dell’agro aversano.

Il Tribunale ha così accolto l’istanza cautelare, sospendendo l’efficacia del provvedimento impugnato e fissando per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica a dicembre. Le spese della fase cautelare sono state compensate. L’ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione e depositata presso la segreteria del Tribunale. Nel procedimento di una diversa sezione del Tar, la causa di merito è invece fissata ad ottobre.