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Question time, Delle Curti presenta 12 interrogazioni e si scaglia contro Trombetta: E’ mal consigliato

Marcianise. Al Question time del 28 marzo é andato in scena lo scontro tra una parte della minoranza e il sindaco Trombetta.

In particolare il consigliere Delle Curti ha presentato 12 interrogazioni riguardanti:
 – ammodernamento e completamento servizi della Biblioteca, sulla quale l’assessore Froncillo ha accolto l’idea di Delle Curti di assumere un bibliotecario e di istituire la commissione biblioteca;
 – servizio trasporto scolastico per i bambini con handicap di cui alla legge 104, dove il consigliere ha fatto presente che per gli stessi deve essere garantita l’esenzione del pagamento come previsto dalla legge.
 – Riqualificazione Stadio “Progreditur, sul punto lo scontro ha iniziato ad acuirsi. Infatti il consigliere ha smascherato le bugie di alcuni amministratori che avevano promesso la riqualificazione dello stadio con un investimento di 450.000 euro. L’investimento non ci sarà.
 – Condizioni di Via Gaglione e nuovo intervento. La questione definita da Delle Curti “la barzelletta del secolo” ha fatto scaldare gli animi perché lo stesso interrogante ha accusato il sindaco di non essere abbastanza incisivo con l’I.t.l. S.p.a. (ex consorzio idrico) e preannunciando una mozione per il prossimo consiglio comunale; 
– Riqualificazione e destinazione locali comunali di Via Lucarelli, dove l’esponente di Vivila ha riproposto una idea sua e di Lina Tartaglione volta a realizzare un caffè letterario e una libreria comunale;
 – Incentivi alla mobilità sostenibile, dove si è chiesto nuovamente il ripristino del parcheggio di Piazza Nassyria ; 
– Aree Verdi e piazzette, laddove il consigliere Delle Curti ha lamentato una stato di abbandono vergognoso e si è detto speranzoso di un intervento. 
– Parcheggio centro storico, di cui nulla ancora si sa e che fino a questo momento é stato solo millantato dall’amministrazione comunale.
 – Relazione con la zona industriale. Qui l’avvocato ha richiamato un post del sindaco in campagna elettorale dove prometteva la realizzazione di un “Think Thank”, un centro di dialogo permanente, con le aziende della zona industriale, sottolineando che anche questo è rimasto lettera morta e chiodando che con il lavoro e la dignità delle persone non si può più giocare; 
– Riqualificazione Piccola Venezia. Sul punto il consigliere ci ha tenuto a ricordare che se l’amministrazione si è impegnata é stato grazie alle sue continue sollecitazioni. In ogni caso si è dichiarato soddisfatto per il lavoro che al momento é stato fatto.
 La parte più dura del confronto é stata in occasione della interrogazione sul Mugnone dove il consigliere Delle Curti, ha colto l’occasione per ribadire che la complessa situazione politica é una precisa responsabilità del sindaco e dei suoi sodali.
Queste le parole del leader di Vivila:
 “Il Sindaco vuol far passare per irresponsabili i consiglieri di minoranza quando l’unico a comportarsi in mondo non responsabile é lui. Lui che ha utilizzato come un mezzo, per raggiungere il fine di essere eletto, l’ex primo cittadino Velardi approfittando delle accuse mosse contro Lina Tartaglione che oggi si stanno rivelando tutte false (a partire dal teatro Mugnone).
Lui che oggi sta usando i consiglieri Russo e Raucci come Strumento per continuare con la sua amministrazione che non programma e non fa politica ma si limita a ratificare il lavoro degli uffici. Tutto quanto fatto é, infatti, frutto del lavoro degli uffici.
Ha fatto propria la logica machiavellica del fine giustifica i mezzi, mal consigliato da qualcuno che crede di avere esperienza politica. L’unica soluzione responsabile sarebbe stata quella di venire in consiglio comunale e chiedere aiuto a tutti. Invece si continua a far finta di nulla rischiando di portare la città al commissariamento. L’etica imporrebbe altro, quell’altro che abbiamo dimostrato in campagna elettorale non rispondendo alle accuse infamanti nei confronti del nostro candidato Sindaco. Non dimenticheremo mai i comunicati del Sindaco e i manifesti vergognosi. Speravo che qualcuno facesse mea culpa e chiedesse scusa, sopratutto dopo aver verificato che quanto detto in campagna elettorale non corrispondeva a verità. Prendiamo atto che così non è stato. Del resto l’etica la si richiede solo per trovare un appoggio, la cd. stampella. Lì si parla di etica, quando serve il mezzo per giustificare il fine”.