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Canile comunale gestito dai detenuti

SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Prosegue speditamente l’iter amministrativo per la realizzazione di un canile comunale dinamico che sarà gestito con l’ausilio di ospiti della casa circondariale “Generale Francesco Uccella”. La struttura, un presidio multifunzionale veterinario, sorgerà in luogo dell’edificio alloggi demaniali e terreni attigui alla casa circondariale sita in località “Spartimento.” Il costo dovrebbe aggirarsi sui 200.000 euro con fondi regionali e comunali.

Direttore dei lavori è stato nominato il professionista Carmine Spiaggia Engineuring di Napoli scelto dal comune di santa Maria, mentre la relazione geologica sui luoghi è stata affidata dall’ Asl di Caserta al dottor Nicola Mingione. L’opera consiste nella realizzazione di un centro per assicurare servizi di assistenza ai cani randagi sarà realizzato su aree di pertinenza della casa circondariale di massima sicurezza “Generale Francesco Uccella” con finanziamenti a carico della Regione Campania e del comune. Per tale iniziativa l’esecutivo comunale autorizzò circa due anni orsono, il sindaco Antonio Mirra a sottoscrivere un protocollo d’intesa fra vari enti che, ciascuno per le sue competenze, si impegnarono a concretizzare l’opera che si avvarrà della collaborazione di detenuti selezionati e il protocollo d’intesa fu sottoscritto dal Ministero di Grazia e Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria individuato nella dottoressa, Donatella Rotundo, direttore della casa circondariale, dall’Agenzia del Demanio, nella persona del Direttore Regionale, Mario Parlagreco, dal Direttore Generale dell’ASL di Caserta, Ferdinando Russo, dal sindaco di santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra e dal rettore dell’Università Federico secondo di Napoli, professore Mario Lorito. Il protocollo d’intesa, tra l’altro, prevede la istituzione di un centro di assistenza sanitaria per i randagi a cura del servizio veterinario dell’ASL ed altre iniziative di particolare valore specialmente per quanto riguarda il lavoro ed il reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro esterno. E’ una iniziativa di particolare valenza sociale alla quale non può che augurarsi un sollecito funzionamento oltre che per curare gli animali, ma anche per dare un senso alla detenzione di coloro che sono stati privati della libertà personale.

Intanto, sempre in tema di protezione canina, recentemente il comune ha pagato una somma di circa 20.OOO ad un canile di Marcianise per il solo mese di febbraio 2024. I cani ospitati a Marcianise sono in esubero rispetto alla capienza massima del canile comunale.