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Foto e registrazioni durante divorzio, avvocato a giudizio. La solidarietà dei colleghi

Santa Maria Capua Vetere (Red. Cro.). La Camera Civile di Santa Maria Capua Vetere ha deciso di manifestare ‘piena solidarietà all’avvocato Michele Di Francesco per gli eventi occorsi durante la sua attività professionale e ha segnalato la gravità della situazione all’intera classe forense’.

Lo riferisce una nota pubblicata dall’organismo presieduto dall’avvocato Roberto Santoro.

‘Il Collega – recita il comunicato – è stato recentemente rinviato a giudizio per diffamazione in seguito alle accuse mosse da un ex coniuge, già toga presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Le accuse riguardano l’utilizzo di registrazioni e foto in un caso di separazione e divorzio, per provare un addebito. La Camera Civile, pur non entrando nel merito della contestazione penale, ha sottolineato l’importanza di rispettare il diritto di difesa e ha evidenziato la pericolosità di utilizzare l’ordinamento giuridico come deterrente. La situazione ha richiamato l’attenzione delle massime cariche del foro e del distretto, che sono chiamate a riflettere sul rapporto tra le parti coinvolte nel processo legale. La Camera Civile ha sottolineato che il rispetto dei ruoli e la collaborazione paritaria sono fondamentali per la giusta gestione della Giustizia. Si è richiesto un intervento urgente delle massime Istituzioni del foro sammaritano affinché episodi simili non si ripetano, garantendo il pieno esercizio del diritto di difesa e preservando il ruolo e il prestigio dell’avvocato’. Ad oggi si conosce solo l’intervento di solidarietà manifestato dalla Camera Civile benché sia stato richiesto dallo stesso legale un intervento al consiglio dell’ordine degli avvocati all’inizio dello scorso febbraio.

 

Questa la posizione dell’avvocato della controparte

L’avvocato citato nell’articolo è stato tratto a giudizio per il reato di diffamazione non certamente per avere esercitato il suo legittimo ufficio di difensore della ex moglie del citato magistrato e non certamente per una questione riguardante le modalità di reperimento di alcune prove.
L’avvocato citato nell’articolo è stato tratto a giudizio perché, come riportato dal capo di imputazione elevato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria Capua Vetere, offendeva e denigrava ripetutamente…l’onore e la reputazione professionale del mio assistito.
Si omettono volutamente le espressioni utilizzate dall’imputato e riportate nel decreto di citazione a giudizio.
Tanto va precisato anche alla luce del comunicato della Camera Civile di S. Maria Capua Vetere, riportato parzialmente nell’articolo, dal quale si evince una informazione incompleta ed evidentemente ignara dei fatti di cui è processo.

Avv. Bernardino Lombardi