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Schiacciato in fabbrica, 2 indagati per la morte di Giuseppe

San Marco Evangelista/Volla. Ci sono due indagati per la morte di Giuseppe Borrelli, il 26enne di Volla rimasto incastrato e ucciso in un macchinario nell’azienda di San Marco Evangelista “Laminazione sottile”, che produce laminati in alluminio; dai primi accertamenti effettuati dal commissariato di Maddaloni e dal personale dell’Asl sembra che il giovane lavorasse nell’azienda con contratti precari per conto di un’agenzia di somministrazione di lavoro (la Gi Group), con l’ultimo contratto firmato nel febbraio scorso; la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, disponendo il sequestro della salma.

I due indagati sono due vertici dell’azienda: si tratta di una prassi. Già ieri sera, dopo l’infortunio, i colleghi di Borrelli si erano fermati, e lo hanno fatto anche oggi. Per domani invece, i sindacati dei metalmeccanici Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm e Fismic hanno proclamato quattro ore di sciopero per protestare contro le morti sul lavoro e dire “basta alla strage”. L’azienda “Laminazione Sottile” è intervenuta con una nota in cui ha espresso il suo cordoglio per la morte.

“L’azienda – si legge – si stringe alle persone care e agli amici del collega Giuseppe Borrelli, è vicina alla sua famiglia e continuerà ad esserlo nel futuro, nella certezza che non ci sarà un solo giorno nel quale potremo dimenticare che il dovere alla tutela della sicurezza dei lavoratori sia parte integrante della nostra identità”

Il cordoglio dei parlamentari

Cordoglio alla famiglia di Giuseppe Borrelli di San Marco Evangelista ( provincia di Caserta), figlio della nostra terra morto a soli 25 anni mentre era sul posto di lavoro. Diciamo con forza basta alle morti bianche che purtroppo esistono e sono la piaga della nostra società. Lavoro e sicurezza sono i temi centrali dell’agenda Meloni. Governo e Parlamento stanno lavorando alacremente per arginare questo triste fenomeno con più ispettori del lavoro, al decreto sulla sicurezza e patente a punti a insegnamento sicurezza nelle scuole. Proprio nei giorni scorsi è stato approvato alla Camera un decreto che prevede l’insegnamento nelle scuole del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Ben consapevoli che se vogliamo diminuire il numero dei 3 morti al giorno sui luoghi di lavoro, è dalle scuole che bisogna partire per fare prevenzione. Occorre più conoscenza delle regole fondamentali che governano i rapporti di lavoro, con un focus sul diritto a lavorare in luogo sicuro ed esente da rischi per la salute. Perché non si piangano più morti bianche è necessario formare cittadini consapevoli dei diritti, dei doveri e delle tutele del lavoratore. E’ un tema che non lasceremo indietro anzi diventa prioritario per questo Governo fare tutto quanto è possibile nel dare ai cittadini la sicurezza nel mondo del lavoro.”

Lo hanno dichiarato i deputati campani di Fratelli d’Italia Marco Cerreto e Gimmi Cangiano.