Capua. Villa comunale negata. Il consigliere comunale Massimo Antropoli: “Vergognoso stato dei luoghi. Degrado ovunque. Siamo a primavera e i cancelli sono sbarrati”.
Ancora una volta la villa comunale di Capua sarà negata per la primavera alle porte e l’estate che si avvicina? Sembrerebbe proprio di sì, considerato lo stato di enorme abbandono e degrado in cui la stessa versa. Cittadini e visitatori dovranno rinunciare alla passeggiata all’ombra degli alberi, ad una conversazione in un’area verde, l’unica del centro cittadino e al panorama che toglie il respiro, ammirando i fossati di cinta ed i bastioni, testimonianza della magnificenza della Capua che fu. A denunciare lo stato dei luoghi il consigliere comunale Massimo Antropoli, sconcertato dalle condizioni in cui la villa versa. “Profonda amarezza per una situazione che definire imbarazzante è poco. L’incapacità amministrativa di chi governa la città ha trasformato un luogo caro alla comunità in un ricettacolo di degrado; un oltraggio alla storia e alla cultura se si osservano le erbe infestanti, i viali abbandonati, alcuni rifiuti sparsi tra i viali. La villa si sarebbe potuta inserire in uno dei tanti percorsi ipotizzati per le visite guidate in città. Ovviamente con i cancelli sbarrati è inibito anche l’ingresso alla Capua sotterranea, attraverso il cunicolo principale, che, durante i bombardamenti aerei del secondo conflitto bellico, venne utilizzato quale ricovero. In passato, ad opera di diverse associazioni, nel cunicolo sono state organizzate anche delle interessanti mostre, nei momenti in cui l’accesso al pubblico era consentito”. Fiume in piena Antropoli che chiede chiarezza anche sull’esito della gara di un anno fa che si era data per affidata ma che poi non ha portato nuova vita alla villa comunale.
“Intanto – prosegue Antropoli – è singolare che tre amministrazioni comunali di centro sinistra che si sono succedute non hanno ancora risolto il problema dell’apertura e della vigilanza di un luogo simbolo di Capua. Per capire la storia ma anche il potenziale di questo luogo esorto a leggere un pregevole articolo del giornalista Luigi Di Lauro che in quel suo scritto, oltre a denunciare la chiusura dei cancelli, ne tracciava una splendida visione futura. Anche in questo caso la domanda è la stessa.
Gli assessori ai lavori pubblici, al patrimonio, all’ambiente potrebbero far sapere alla comunità che diamine è successo alla gara di affidamento e dirci una buona volta che cosa non ha funzionato, visto che si era annunciato esattamente un anno fa l’imminente possibilità di fruizione della villa da parte dei cittadini? Senza disturbare il sindaco Villani e il suo scrivano dei post, la comunità può ascoltare dalla bocca di questi tre soggetti interessati e eventualmente da quella di qualche consigliere comunale di maggioranza che è a conoscenza dei fatti, perché oggi la villa non ha ancora un soggetto preposto alla sua gestione? È possibile sapere sempre dagli assessori e da qualche consigliere comunale più informato rispetto ad altri, quali sono le prospettive future su questo bene, senza dover attendere qualche nuovo post sulla pagina facebook del sindaco Villani, l’unico a poter comunicare con la popolazione, che spiega urbi et orbi cosa ne sarà della villa? Per carità, a giudicare dall’andazzo di certi settori e da alcuni comportamenti di qualche esponente dalla sua maggioranza, forse comprendiamo pure Villani, che probabilmente ha deciso di fungere anche da assessore o da consigliere comunale di sostegno politico di qualcuno e quindi abbia deciso che a poter parlare sia lui solo!”.
Antropoli conclude poi, ancora una volta, sulla totale mancanza di un confronto della maggioranza consiliare con la stampa e i cittadini. “È mai possibile che non ci può essere un momento di confronto con la comunità e con i giornalisti per un punto della situazione, considerato che sono trascorsi quasi due anni da quando il centro sinistra è alla guida della città? Forse si evitano conferenze stampa e confronti per l’imbarazzo in cui si troverebbe più di un esponente di questa maggioranza che circa trenta giorni prima della consegna delle liste elettorali dialogava o era proprio inserito organicamente nella nostra compagine politica e poi ha deciso di candidarsi con il centro sinistra e ora siede in consiglio comunale? Tranquilli, nessuno chiederà conto delle vostre folgorazioni sulla via di Damasco o forse sarebbe meglio dire su via Pomerio ma un minimo di rispetto per la comunità stanca di assistere allo scempio della villa comunale e di altri, quello lo pretendiamo!”