Il 2023 è stato un anno d’oro per il turismo in Italia: il nostro Paese si è classificato al primo posto in Europa per prenotazioni di camere d’albergo. Lo riportano i dati diffusi da Confindustria Alberghi-Str Costar pochi giorni fa a Milano, in occasione della presentazione dell’Osservatorio del sistema alberghiero italiano. Secondo l’ultima analisi, il settore ha infatti assistito a una significativa crescita rispetto al 2022.
Nel 2023 le città italiane di Roma, Milano e Firenze hanno registrato un aumento dell’occupazione delle camere d’albergo rispettivamente del 10%, 13% e 14%. Questi numeri mettono in ombra le performance di altre capitali europee, come Parigi con un modesto +4%, Madrid con un +9%, Berlino con un +8%, e Londra con un +9%.
La tendenza positiva del mercato alberghiero italiano è evidente e promettente anche nel primo trimestre del 2024, mostrando segnali incoraggianti, con un numero di prenotazioni di camere superiore al 3% a Roma, al +6 % a Milano, -2% a Parigi, mentre Madrid e Londra si assestano interno al 3%. Questo trend positivo è stato trainato dalla forte ripresa dei flussi turistici internazionali e dal crescente interesse verso le aree interne del Paese, riconfermando così la prima posizione ricoperta dell’Italia all’interno del contesto europeo.
Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che era presente alla cerimonia, si è detta orgogliosa dei risultati raggiunti e ha sottolineato che l’obiettivo del governo è quello di puntare a “rafforzarli sempre di più anche grazie alla visione integrata e agli investimenti mirati che caratterizzano l’attività del ministero a sostegno di un comparto capace di esprimere al meglio il calore e l’accoglienza tipicamente italiani”.
L’Osservatorio Confindustria Alberghi Str CoStar, fondato nel 1998 come strumento interno per le imprese, dal 2009 ha visto il passaggio di testimone a STR, il rinomato leader mondiale nell’analisi comparativa alberghiera. Questo cambio di gestione ha innalzato il livello delle analisi, rendendo le performance delle principali città italiane direttamente confrontabili con quelle internazionali.
Ma il cambiamento non si è fermato qui. Il recente potenziamento dell’Osservatorio ha aggiunto sette nuove aree monitorate e introdotto la capacità di analizzare specifici segmenti di mercato. Questa espansione risponde all’impellente necessità di adattarsi a un contesto in cui la crescita economica è sempre più legata all’afflusso di viaggiatori internazionali e in cui la competizione non si limita più al livello locale, bensì si estende su scala globale.