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Massacra di botte la moglie che rivoleva il suo cellulare

SANNIO. A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, militari della Stazione CC di Paupisi, nella serata del 17 u.s., hanno eseguito l’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi abitualmente frequentati da quest’ultima, oltre al divieto di comunicare con la parte offesa attraverso qualsiasi mezzo, emessa dal GIP presso il Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un 46enne gravemente indiziato dei delitti di cui agli artt. 612 bis, 628 e 582 – 585 c.p. nei confronti della moglie, dalla quale era separato di fatto da alcuni mesi.

Le indagini consentivano di acquisire gravi indizi in ordine alla circostanza che, dopo la separazione e il successivo trasferimento della moglie presso l’abitazione dei genitori, l’indagato aveva preso a molestarla mediante ripetuti contatti telefonici e WhatsApp, al punto da costringerla a bloccare il suo contatto; in conseguenza del blocco telefonico, le aveva fatto recapitare numerosi messaggi intimidatori ed offensivi tramite la sorella e le figlie. Si era reso anche autore di un violento pestaggio ai danni di un uomo che la ex moglie aveva iniziato a frequentare.

Costantemente la seguiva negli spostamenti, fino ad arrivare al giorno 7.01.2024, quando, dopo averla intercettata per l’ennesima volta, la costringeva a scendere dall’auto, l’afferrava per i capelli e la trascinava a terra per alcuni metri, poi le strappava il telefonino dalle mani e, con lo stesso apparecchio, le sferrava un colpo alla testa, poi se ne impossessava e lo portava nella propria auto; al tentativo della donna di recuperarlo, la picchiava nuovamente, determinandosi ad interrompere la violenza solo grazie all’intervento della sorella della vittima e dei passanti che nel frattempo si erano fermati in strada.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.