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Fucili e pistole a salve in casa, ras si difende: “Uscito per salute”. Decisa la misura

 

MACERATA CAMPANIA/CAPODRISE. Resterà ai domiciliari nell’abitazione perquisita l’altro giorno dai carabinieri il 33enne Francesco Gaglione, detto “Cipolla”, capodrisano e già noto alle cronache: ora è finito nei guai per violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale.

Lo ha deciso il gip del tribunale sammaritano Minio a fronte della richiesta del pubblico ministero che aveva invocato il carcere per il giovane pregiudicato, finito nei guai l’altra sera dopo un controllo a Macerata Campania per violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale. Gaglione, assistito dal suo legale di fiducia, l’avvocato Massimo Trigari, si è difeso dicendo di essere uscito la sera per motivi di salute.

Venne trovato dai carabinieri a bordo di una Peugeot 308 con targa tedesca mentre transitava in via Martiri di Cefalonia, nel comune di Macerata Campania. Dopo essersi fermato all’alt dalla pattuglia dei carabinieri della locale Stazione è stato identificato e sottoposto a perquisizione personale e veicolare.

All’interno dell’auto, occultato dietro i sedili anteriori, i militari dell’Arma hanno rinvenuto un fucile ad aria compressa cal. 4,5 modificato e privo di tappo rosso di sicurezza.

La successiva perquisizione domiciliare, eseguita a carico dell’uomo, ha consentito di rinvenire all’interno di un borsone occultato nel locale adibito a ripostiglio, un secondo fucile ad aria compressa cal. 4,5, 2 pistole a salve cal. 8, prive di tappo rosso di sicurezza, e 43 munizioni.

Gli ulteriori controlli eseguiti presso l’abitazione hanno portato al rinvenimento di un articolato impianto di videosorveglianza, le cui telecamere sono risultate essere state nascoste anche all’interno del lampeggiante di avviso apertura e chiusura del cancello carrabile. Tale dispositivo, in considerazione della misura cui l’uomo è sottoposto, gli consentiva di sorvegliare l’intero perimetro della propria abitazione e di monitorare i controlli e gli accessi da parte delle forze dell’ordine.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. Il 33enne, accompagnato in caserma, è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione della competente autorità giudiziaria che in queste ore ha deciso di destinarlo agli arresti domiciliari nell’abitazione di Capodrise.

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