NAZIONALE – Due giorni di silenzio sui social, quel mondo che è la sua vita. Strano per lei che è abituata a documentare ogni istante della sua giornata con storie e foto su Instagram. Due giorni per prendersi il tempo necessario a metabolizzare il vortice mediatico in cui è finita. Stiamo parlando della vicenda del panettone Balocco griffato Ferragni, venduto lo scorso anno a 9 euro anziché 3,70 facendo credere a chi lo acquistava che una parte della spesa sarebbe andato in beneficenza. Invece non si è trattato altro che di una pratica commerciale visto che la donazione, di appena 50mila euro, era stata effettuata da Balocco mesi prima.
Per questa iniziativa le società riconducibili a Chiara Ferragni hanno guadagnato 1 milione di euro per la concessione dei loro marchi. Così l’Antitrust ha multato le due società per 1 milione di euro e Balocco per circa 420mila euro per pratica commerciale scorretta. Ma non è tutto perché il Codacons, l’associazione dei consumatori, ha inviato a tutte le procure d’Italia un esposto chiedendo di indagare per truffa aggravata.
Ieri Chiara è tornata sui social e con un video, in lacrime, ha chiesto scusa a tutti e annunciando la donazione di 1 milione di euro all’ospedale Regina Margherita di Torino per sostenere le cure dei bambini.
“Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia. Questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare, e che quando capita bisogna ammettere, e se possibile, rimediare all’errore fatto e farne tesoro. Ed e quello che voglio fare ora. Chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini. Ma non basta: lo faccio pubblicamente perché mi sono resa conto di aver commesso un errore di comunicazione”, le sue parole a cui a dire il vero hanno creduto in pochi.
La beneficenza, quella vera, si fa senza mostrarla sui social ma in silenzio. L’impressione è che Chiara Ferragni con lacrime che sembrano più di coccodrillo, ha voluto più salvare la sua faccia da questa brutta figura.
Ma non è tutto. Perché torna in auge anche un’altra campagna, quella di Pasqua in collaborazione con Dolci Preziosi avvenuta nel 2021 e 2022. La Ferragni percepì per lo sfruttamento del suo marchio un cachet di 500mila e 700mila euro. Dolci Preziosi donò mesi prima le modiche cifre di 12 e 24mila euro.