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L’asilo delle suore angeliche rischia di scomparire: genitori in ansia scrivono alla superiora

Arienzo. C’è grande preoccupazione ad Arienzo e dintorni per via dell’asilo delle suore angeliche in via Annunziata, una scuola dell’infanzia molto apprezzata grazie alle doti umane e all’energia di madre Domenica, stimatissima.

In questi giorni è divenuta ufficiale la notizia della conclusione del ciclo con questo anno scolastico, quindi non si farà nemmeno il campus estivo di 2 mesi che lo scorso anno ebbe un successo strepitoso. Pare che l’amatissima madre Domenica sia oggetto di trasferimento già dalla fine di dicembre, una notizia che se confermata causerebbe lo sconforto generale.

Ci hanno contattato i genitori dei bambini quasi con le lacrime agli occhi in quanto questo asilo rappresenta la formazione ideale per ogni bimbo.

I suddetti hanno anche incontrato la superiora che però non ha dato motivazioni precise sulla chiusura ma ha lasciato intendere che in via Annunziata potrebbe essere impiantato un centro per anziani.

I genitori però non mollano, anche perché la struttura è grande e ci sono due entrate, si sono rivolti anche al sindaco che ha fatto sapere che si interesserà alla vicenda.

Facciamo anche noi un appello alla superiora generale delle suore angeliche a rivedere la sua decisione, Arienzo vuole bene a questo ordine, c’è affetto per le suore, perché non continuare questa tradizione?

Intanto c’è una raccolta di firme in corso e proprio in queste ore è stata inviata una lettera alla madre superiora generale a Roma.

La alleghiamo, è molto lunga ma vale la pena di leggerla, a tratti è commovente:

Ecc.ma madre Generale

Noi genitori degli alunni della scuola materna Suore Angeliche, abbiamo appreso con profondo smarrimento e preoccupazione, oltre che con rabbia, la decisione di chiudere le scuola a giugno 2024 nonché di trasferire Madre Domenica al termine di questo anno solare, demandando praticamente allo sbaraglio e sballottare i nostri figli, proprio come se fossero pacchi.

Di fronte a tali notizie, noi genitori per il tramite di Madre Domenica ( asse portante dell’asilo), abbiamo richiesto un incontro con la madre superiore del convento, affinché lei stessa potesse fornirci motivazioni, spiegazioni in merito a tali decisioni e all’occorrenza non pervenire ad una decisione così drastica.

Ebbene sì, la nostra Madre Superiore ha presenziato l’assemblea, ma non è riuscita a fornirci spiegazioni e/o motivazioni, rimandando il merito della questione a Voi Madre Generale.

Motivo per il quale noi tutti genitori, richiediamo con codesta missiva un incontro con la SV.

Sono necessarie, però, a tal proposito alcune precisazioni!.

Le ragioni per non chiudere la scuola delle Suore Angeliche sono certamente tante e tutte valide se consideriamo la piccola comunità, ma piccola nei numeri ma grande nell’impegno, nella qualità del lavoro e nella bontà dei risultati. Le ragioni che seguiranno rappresentano una sintesi dei motivi per i quali è necessario nel territorio arienzano soluzioni che consentano di proseguire nell’erogazione di un servizio sentito come indispensabile dalle famiglie degli alunni iscritti.

La Scuola delle Suore Angeliche è un esempio di comunità di buone pratiche, messe a punto dall’intero corpo docente e non, sin dall’inizio ( ovvero da oltre un secolo e tante sono le testimonianze) cambiamenti significativi nella gestione e nell’organizzazione delle risorse umane ( in particolar modo da quando Madre Domenica ha iniziato gestire l’asilo) cui hanno fatto seguito gli ottimi risultati conseguiti dagli alunni sul piano del profitto scolastico.

All’avvio dell’anno scolastico 2022/23 nella scuola dell’Infanzia erano presenti circa 20 bambini, nell’anno scolastico 2023/2024 gli iscritti sono risultati iscritti poco più o meno di 30 bambini, compresi tra una fascia di età da 1 a 5 anni, suddivisi in diverse sezioni: vi è una sezione dedicata ai bambini di tenera età, che giocano con tutto il materiale messo a disposizione dall’istituto, e una sezione dedicata ai bambini dai 3 anni a 6 anni, che

seguono lezioni, iniziano le attività e vengono preparati a quella che è la scuola primaria; seguono lezioni di religione e inglese ( svolte esclusivamente da Madre Domenica) lezioni di musiva e lezioni di attività fisica, con maestri esterni.

E’ evidente quindi che gradualmente la scuola è cresciuta nella considerazione e nella reputazione delle famiglie e sono aumentati progressivamente gli iscritti.

A tutto ciò deve aggiungersi il campo estivo, che inizia a fine giugno con la chiusura dell’anno scolastico e termina a fine luglio, ove gli iscritti sono più di 150, ma solo per questioni organizzative.

Quindi al di là della preparazione, dei sacrifici del corpo docente e non, nonché delle altre madri, che forniscono il loro supporto e dedicano tempo ai bambini e ragazzi, la scuola delle suore angeliche, porta un enorme profitto all’intero istituto – convento.

L’istituto delle suore angeliche da quando vi è Madre Domenica ( si parla degli ultimi 10 anni) viene allora percepita come il giardino nel quale i bimbi rifioriscono!

Vi è alchimia tra i bambini che si accolgono e si accettano senza pregiudizi.

Sul piano dello sviluppo cognitivo si raggiungono progressi che hanno del miracoloso perché nessun alunno resta indietro, nessuno viene penalizzato, rallentato, impedito. Ognuno procede secondo il proprio passo. E tutti migliorano, tutti crescono sia sul piano del rendimento scolastico che su quello affettivo e sociale, tutti sono amici, tutti si cercano e si vogliono bene, come è evidente in modo plastico dopo pranzo, durante l’ora di giochi che si svolge in ogni stagione all’aperto.

Ad osservare i bambini durante i loro giochi in cortile, vengono in mente le rondini in volo al tramonto: i gruppi si scompongono e si ricompongono senza che nessuno venga escluso, emarginato. Colpisce in primo luogo la fisicità dei rapporti: i bambini si cercano, si abbracciano, si scontrano, si respingono ma si vogliono davvero bene e tutto si aggiusta. I litigi sono di breve durata, i contrasti vengono presto risolti. Le differenze, fisiche o di altro genere, non pesano, perchè non vengono rilevate dai bambini come ostacoli alla relazione, non li condizionano nell’essere e nel sentirsi uniti, vicini. Le dinamiche interpersonali evidenziano un’autentica e forte inclusività, e rendono concreto il carisma dell’accoglienza proprio delle Suore Angeliche, proprio ciò che insegna Madre Domenica, non solo ai bambini ma anche a noi genitori.

La storia centenaria di tale istituto introduce alla ragione principale per la quale la scuola non deve chiudere, ossia il contesto valoriate nel quale l’istituzione scolastica delle Suore Angeliche, profondamente ancorata all’art. 3 della Costituzione Italiana che riconosce l’uguaglianza di tutti i cittadini e richiede agli educatori la rimozione (o almeno la

riduzione) degli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo umano. La Scuola delle Suore Angeliche è, dunque, la “Scuola su Misura” in grado di assicurare non solo pari opportunità ma equità di trattamento; in grado di mediare in modo adeguato tra la mente dell’alunno e i contenuti della disciplina; in grado di far acquisire a tutti la cassetta degli attrezzi, ossia le competenze di cittadinanza europee tra le quali l’“imparare ad imparare lungo tutto l’arco della vita”; competenza quest’ultima che rimanda alla pratica laboratoriale di metacognizione svolta da ogni docente durante le proprie ore di lezione. Il principio valoriale dell’equità di trattamento, inoltre, giustifica le rette relativamente basse praticate dalle Suore Angeliche, allo scopo di evitare che la condizione economica potesse divenire fattore di iniquità e di discriminazione sociale.

La scuola delle Suore Angeliche è in linea con i tempi, e attua quanto raccomandato dall’Unione Europea in tema di competenze chiave di cittadinanza: studio dell’inglese con docente competente ( e chi meglio di madre Domenica?) a partire proprio dalla scuola dell’’infanzia.

Terminate le lezioni del pomeriggio, dopo le 16,30 gli alunni possono trattenersi per frequentare i corsi pomeridiani facoltativi, e anche il doposcuola.

A ciò non bisogna dimenticare, i 25/30 ragazzi ( ex alunni e non) ogni settimana presso l’istituto seguono un corso formativo, religioso e culturale, mettendo su uno spettacolo teatrale.

Ma vi è di più! Sono gli stessi ragazzi che volontariamente nel periodo estivo forniscono il loro supporto durante il campo estivo.

La Scuola delle Suore Angeliche si fa così scuola su misura per le famiglie, aiutandole nella gestione del tempo libero dei figli e dei tempi di lavoro dei genitori grazie anche all’istituzione del servizio di pre scuola al mattino presto e di post scuola al pomeriggio, in alternativa alla frequenza dei corsi pomeridiani.

Quanto finora descritto è frutto del lavoro di insegnanti preparati, fortemente motivati, orientati alla presa in carico e al sostegno dei diversi bisogni formativi presenti nelle classi. Il sistema organizzativo è composto da personale e madri che hanno età e livelli di esperienza tra loro differenti, alcuni sono al primo anno di esperienza, altri lavorano nella scuola da venti, dieci, nove, cinque anni; ma tutti hanno raggiunto, in breve tempo, l’intesa che nasce dalla identica passione per il lavoro di insegnante e dalla comune responsabilità di fornire a ogni bambino i mezzi di sviluppo di tutte le proprie potenzialità, all’interno di un contesto di vita sereno, operoso, condiviso e consapevole.

Profondamente colpiti dall’annuncio di chiusura, i bambini si rivolgono increduli agli adulti della scuola e a noi genitori, ponendo loro una sola domanda, perché? E quando

viene loro detto che Madre Domenica Andrà via, rispondono “ ma io voglio Madre Domenica”

Le loro aspettative non possono andare disattese. La scuola delle suore angeliche è un bene collettivo, è una realtà di interesse comune che richiede lo sforzo integrato di tutti gli attori del territorio, imprese, amministratori, enti, associazioni, donne e uomini di buona volontà per una soluzione di lungo periodo alternativa alla chiusura.

In merito al trasferimento di Madre Domenica, ECC.ma Generali, Madre Domenica non può e non deve essere trasferita, ad anno scolastico già iniziato.

Non è solo un’insegnante ha saputo ascoltarci e capirci come poche persone nella nostra vita.

Con questo non si vuole togliere nulla ad altri professori e/o madri che forniscono il loro supporto, ma lei in particolare ha saputo prendere i bambini nel modo giusto, tutti i bambini ovvero le loro capacità sono oggettivamente lievitate in quanto ha saputo spiegare le sue materie con passione e ha visto gli alunni non come delle menti da riempire, ma come persone all’inizio del loro percorso di vita prendendosi la responsabilità di accompagnarli. Tutti i bambini, ma soprattutto quelli dell’ultimo anno, che dovranno iniziare la primaria, hanno bisogno di lei

Cambiare maestra è una delle cose più devastanti per il rendimento di un alunno già sotto stress, perché comprenderebbe un mutamento del metodo di insegnamento e bisognerebbe ripartire da zero con tutto il lavoro fatto sia a livello scolastico sia a livello personale. Ormai i ragazzi si fidano di Madre Domenica e lei conosce sia loro sia metodi più giusti per lo studio di ognuno.

E’ necessaria anche la sua severità che sa dare comunque spazio alla parte più sensibile di un ragazzo.

Quello che chiediamo noi genitori è una continuità di lavoro, avere ancora la stessa insegnante di cui tutti già si fidano e con la quale hanno già instaurato uno splendido rapporto, gioverebbe senza dubbio al rendimento personale e scolastico. Inoltre, conoscendo situazioni pregresse di cui si è già presa carico, riuscirebbe a tenere meglio la classe.

Sarebbe opportuno a tal proposito chiedere alla stessa Madre Domenica, se è disponibile a continuare nella gestione della scuola!

Tutto ciò premesso, URGE un incontro con la GENERALE che possa fornire tutte le spiegazioni a cui la madre superiore si è sottratta, entro e non oltre il termine del 2023.

Si precisa che noi genitori chiediamo un incontro solo ed esclusivamente la generale e non si accettano delegati, abbiamo il diritto di confrontarci con chi deve dare esecuzione ad una decisione che a nostro avviso è stata assunta su false argomentazioni.