SANTA MARIA CAPUA VETERE/CASALNUOVO. Maresciallo della Finanza viene tamponato e trovato positivo all’alcoltest, ma a salvarlo ci pensa l’odontoiatra. Non era vino, nè birra, nè cocktail. A far scattare il livello di guardia dell’etilometro oltre la soglia prevista sarebbe stato un prodotto per l’igiene orale, usato per curare un problema dentale.
E’ questa l’incredibile conclusione alla quale si è giunti al termine del processo davanti al giudice monocratico di Napoli Pietro Rocco che ha mandato assolto dall’accusa di guida in stato di ebbrezza F.G., esperto maresciallo della Guardia di Finanza, originario di Casalnuovo e molto conosciuto nel Casertano.
Il 59enne venne coinvolto in un incidente nel luglio 2020: fu tamponato, infatti, mentre si trovava sulla Tangenziale di Napoli alla guida di un’auto di grossa cilindrata. Venne dunque sottoposto dagli agenti della polizia stradale all’alcoltest che rilevò un tasso alcolemico superiore ai 2.00 g/l. A quel punto scattò l’inevitabile denuncia per guida in stato di ebbrezza e poi il processo. Ed è a quel punto che l’intuito del legale del maresciallo, l’avvocato Pasquale Delisati ha fatto la differenza: il penalista del Foro di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto, infatti, una perizia di parte da un odontoiatra.
Il maresciallo stava seguendo infatti una cura specifica e un prodotto per l’igiene orale avrebbe lasciato una quantità di alcol tale da far scattare la soglia di tolleranza dell’etilometro. Dimostrato, grazie alla perizia che non ci fu dolo, il tribunale ha mandato assolto il sottufficiale delle fiamme gialle dall’accusa di guida in stato di ebbrezza.