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Minacce a direttore, agenti e psichiatri, si abbatte stangata definitiva sul boss

 

Casapesenna. Diventa definitiva la condanna per Michele Zagaria, ex boss della camorra per la vicenda delle minacce al direttore del carcere di Opera, dove era recluso, e per le violenze e le minacce contro alcuni poliziotti penitenziari nel maggio 2018. In primo grado la sesta sezione penale del tribunale di Milano lo aveva condannato a tre anni e nove mesi e venti giorni, ma al momento dell’atto finale in Cassazione “Capastorta” ha ottenuto un piccolo sconto.

Un difetto di querela ad uno degli agenti coinvolti porta dunque la condanna definitiva a 3 anni e 6 mesi di reclusione. Un’inezia per il suo profilo criminale visto che il boss ha condanne definitive per omicidio e associazione per delinquere di stampo mafioso.

L’ex capo dei Casalesi era stato accusato anche di aver distrutto alcune telecamere del carcere e di essersi rivolto al direttore dell’istituto dicendo: “Il direttore lo paragono a una busta di immondizia e io l’immondizia la butto fuori”. Le sue minacce erano state indirizzate anche agli psichiatri: “Come hanno fatto mettere a me la busta in testa, cosi’ posso fargliela mettere a loro”. Nella condanna per minacce, violenza al pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni e’ stata contemplata anche l’aggravante del metodo mafioso.