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Pocket coffee sempre più cari: un singolo cioccolatino ormai venduto a peso d’oro

Pocket coffee

NAZIONALE – Siamo in un periodo di rincari record sotto tutti i punti di vista. Colpa delle guerre ma anche dell’inflazione che i conflitti hanno scatenato nel mondo, senza dimenticare il coronavirus con diverse aziende che ne stanno pagando ancora le conseguenze. Se per il costo di benzina e gas ormai siamo abituati a cifre folli paragonate a quelle di qualche anno fa, il carrello della spesa al supermercato nono è da meno.

Olio d’oliva, zucchero, farina, sono tantissimi i prodotti, alcuni anche di prima necessità che nel giro di pochi mesi hanno subito dei rincari davvero incredibili, alcuni con cifre quasi raddoppiate del 100%. Non è da meno l’industria dolciaria. Ci avviciniamo al periodo natalizio e quest’anno i panettoni verranno proposti a prezzi ben oltre i 5 euro. Per non parlare di quelli artigianali.

Ma anche il cioccolato non è da meno. Esempio emblematico lo stiamo vedendo con la Ferrero, multinazionale italiana famosa in tutto il mondo per i suoi prodotti, sopratutto la Nutella. Ferrero su alcuni prodotti attua da anni un mini rincaro graduale. Esempio? i classici pocket coffee venduti per uno snack veloce e goloso.

Se fino a qualche anno fa nei bar e tabacchi il singolo cioccolatino con all’interno il caffè veniva proposto a 0,50€, nel corso degli anni è salito a 0,60, 0,70 e ora è arrivato a 0,80€. Stiamo parlando di prezzi consigliati inseriti automaticamente in confezione dall’azienda Ferrero a cui i commercianti non possono farci nulla.

Se prima il classico scambio del prendere un pocket coffee al posto del resto era prassi, adesso con un prezzo di 0,80€ è praticamente impossibile. Ci chiediamo cosa giustifica un rincaro così alto: l’aumento del costo del caffè? del cioccolato? o semplice speculazione?