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Tangenti al cimitero, chiesta la condanna, per l’ex consigliere tricolore e per i ras Nuzzo e Liparulo

Santa Maria a Vico. Inchiesta tangenti al cimitero di Santa Maria a Vico. Oggi la requisitoria per gli indagati che hanno scelto il rito abbreviato.

Il pm della DDA Landolfi ha chiesto 15 anni per il ras del clan Massaro 2.0, Domenico Nuzzo, 51enne, alias Mimmariello e 9 mila euro di multa, 10 anni e una multa di 8 mila euro per Carmine Liparulo alias Schiattubello della frazione San Marco Trotti e 6 anni per Carmine De Lucia originario della frazione San Marco ma residente a Reggio Emilia dove ha ricoperto in passato il ruolo di consigliere comunale.

A giudizio con il rito ordinario gli altri indagati tra cui l’ex consigliere provinciale e comunale Pasquale Crisci, Giovanni Papa dipendente comunale, Giuseppe Pascarella detto a Livella. Felice Valentino, Michele Diglio, Sgambato Antonio, Clemente De Lucia e Pietro Carfora. L’udienza riprenderà il 27 novembre.

I fatti

I fatti sono stati commessi in Santa Maria a Vico tra il dicembre 2019 e il giugno 2020.

Tra le persone offese il Comune di Santa Maria a Vico nella persona del sindaco pro tempore.

Tra le fonti di prova ci sono anche le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia: Clemente Massaro, Antonietta Sgambato, Filomena Massaro, Francesco Massaro, Vincenzo Tardi e Antonio D’Addio.