FRIGNANO. La Corte di Cassazione scrive la parola fine sulla vicenda della confisca all’ex finanziere Gaetano Buonpane. Gli ermellini hanno respinto, infatti, il ricorso presentato cristallizzando la decisione sui beni del 74enne, considerato dalla Dda vicino alla fazione dei Casalesi riconducibile a Francesco Schiavone “Cicciariello”.
Diventa definitiva dunque la confisca delle quote di società e di 23 immobili che era stata ribadita dalla Corte di Appello appena un anno fa. Per l’accusa i beni non erano frutto delle attività dei Buonpane, ma legati proprio alla vicinanza col clan.
Contestualmente insieme al sequestro venne anche applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per la durata di due anni per l’ex appartenente alle Fiamme Gialle. Una misura legata anche al summit che venne scoperto, nell’arco delle indagini, all’interno della sua azienda.