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Pignoramenti più semplici: Il fisco ora saprà quanti soldi ci sono sui conti correnti

NAZIONALE – Le mani dell’Agenzia delle Entrate arrivano sui conti correnti degli italiani. Nella nuova legge di Bilancio, all’articolo 23 arriva una norma sollecitata da Agenzia delle Entrate Riscossione. Titolo: “Accesso alle informazioni e pignoramento telematico dei conti correnti”. In pratica, l’Ente avrà accesso diretto alle informazioni sulle somme presenti sui conti di un contribuente debitore in modo da procedere rapidamente all’eventuale invio alla banca di un ordine di pagamento.

Quindi salta il passaggio in vigore fino a oggi che fa scattare il pignoramento dei conti solo dopo aver consultato l’archivio dei rapporti finanziari e chiesto informazioni alle varie banche. Il tutto avverrebbe in fase stragiudiziale, ovvero senza alcuna regolamentazione prevista dal codice, al di fuori del tribunale, fermo restando il fatto che non vengano violate specifiche norme di legge.

In base alla nuova norma, l’Agenzia delle Entrate Riscossione, se nota nel conto corrente somme disponibili, redige e notifica telematicamente alla banca, senza indugio, l’ordine di pagamento, con le specifiche modalità informatiche stabilite con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze. La notifica dell’ordine di pagamento è effettuata, a pena di nullità, anche al debitore, con le modalità stabilite non oltre trenta giorni dalla notifica alla banca.

Per procedere è previsto che le soluzioni tecniche di “cooperazione applicativa” per l’accesso alle informazioni vengano definite sentendo l’Associazione bancaria italiana, Poste Italiane e l’Associazione italiana dei prestatori servizi di pagamento, nonché il Garante per la protezione dei dati personali.

La norma è inserita nella parte della legge di Bilancio dedicata alla lotta all’evasione.