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Aumento stipendi, a novembre maxi anticipo in busta paga fino a 2.000 euro: ecco per chi

aumento stipendi statali

NAZIONALE – Ieri è stata approvata la legge di Bilancio da parte del consiglio dei Ministri. La manovra 2024 arriverà ora all’esame del Parlamento. Una manovra da 24 miliardi complessivi e ben 7 a disposizione dei dipendenti della Pubblica Amministrazione. I dipendenti statali a tempo indeterminato riceveranno infatti un aumento di stipendio per via del rinnovo contrattuale del triennio 2022-2024.

La buona notizia è che quanto dovuto per il 2023 potrebbe arrivare già nella busta paga di novembre. Il ministro della PA Zangrillo ha chiesto 2 miliardi di euro in anticipo per poter pagare gli aumenti a tutti nel cedolino del prossimo mese. Un modo per non accavallare il tutto con la tredicesima di dicembre. Secondo le stime si tratta di un aumento del 3,35% che equivarrà ad una cifra mensile dai 50 ai 149 euro. Questa andrà moltiplicata per 13 mensilità e, come detto, sarà erogata in un’unica soluzione probabilmente con il cedolino di novembre. Questo significa che per i dirigenti di prima fascia si arriverà a toccare i 2mila euro aggiuntivi in busta paga.

Il bonus interesserà i dipendenti statali assunti a tempo indeteeminato come insegnanti, dipendenti dei ministeri, Inps, Agenzie fiscali, medici e infermieri. Compresi saranno anche tutti i lavoratori delle forze di sicurezza come Polizia e esercito.

Dal prossimo anno poi entrerà a regime ogni mese l’aumento degli stipendi che, secondo alcune stime dovrebbe aumentare per i dipendenti pubblici del 6%. Grazie poi ai 2,3 miliardi di euro aggiuntivi stanziati per il comparto sanità, medici e infermieri riceveranno un nuovo aumento.

Rafforzati poi anche i fringe benefit, i bonus aziendali sotto forma di beni e servizi che non sono tassati. Per i lavoratori con figli lo sgravio arriverà fino a 2mila euro, mille euro invece per chi non ha figli. Confermati anche gli sgravi sui premi di produttività, con la tassazione agevolata al 5 per cento.