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Debiti fuori bilancio, la denuncia del sindaco alla Corte dei Conti

SAN MARCO EVANGELISTA. A San Marco Evangelista, la minoranza consiliare non vota un cospicuo debito fuori bilancio di cui alla Sentenza n. 6762/2023 e il primo cittadino arch. Marco Cicala non rimane a guardare e, per “presunti danni erariali”, invia formale denuncia alla Corte dei Conti indicando i sei Consiglieri di minoranza responsabili della mancata approvazione dell’atto amministrativo: Vincenzo ZitielloAntonia del PreteMichela CarozzaFelice ForestaGiovanni Vagliviello e Antonia Tarallo.

A spiegare i fatti sono manifesti e volantini diffusi stamane, domenica 15 ottobre, a San Marco Evangelista a firma del gruppo San Marco “Insieme”, coalizione vincitrice delle elezioni comunali che ha portato all’elezione del sindaco Cicala, che, rivolgendosi alla cittadinanza sammarchese, sottolinea il comportamento da “irresponsabili o incompetenti” dei Consiglieri di Minoranza e denuncia l’ennesima irresponsabilità dell’opposizione.

Incoscienza manifestata nell’ultimo Consiglio Comunale del 3 ottobre 2023 quando il Consiglio Comunale era chiamato a riconoscere un debito fuori bilancio “cospicuo” pertinente ad un contenzioso risalente agli anni duemila tra l’Ente Comunale ed un soggetto privato, accertato con sentenza esecutiva, ai sensi dell’art. 194 Tuel comma 1 lettera a) Dlgs 267/00.

«Essendo un atto amministrativo deliberato da sentenza – si legge nel manifesto –  responsabilmente, bisognava non votare discrezionalmente, ma obbligatoriamente, e non per un favore al sindaco o alla maggioranza, ma per evitare la formazione di ulteriori oneri aggiuntivi a carico dell’Ente come eventuali interessi o spese di giustizia, in quanto atto dovuto!!!».

La minoranza viene accusata di comportamento “superficiale, incosciente e incurante” dell’aggravio economico al quale ha esposto il Comune e di avere piuttosto cercato di fare ricadere la responsabilità sul Vice Sindaco Evelina Vagliviello colpevole, a loro dire, di essersi allontanata dall’Aula Consiliare. «Richiesta inaccettabile e ridicola – si legge – in quanto i Consiglieri Comunali sono liberi di abbandonare l’aula quando e come credono, senza doverne spiegare i motivi!!!». Secondo il Gruppo con questa rivendicazione la minoranza tenta invece di nascondere le proprie esclusive responsabilità in merito alla mancata approvazione.

La conseguenza dei sei “inspiegabili” voti contrari, trattandosi di debito da riconoscere ex lege, ha impedito l’esecuzione spontanea della sentenza e comporterà ingiustificati costi aggiuntivi per il Comune di San Marco Evangelista e per tutti i cittadini sammarchesi .

Già in precedenza la minoranza si era resa responsabile di un altro aggravio economico cagionato all’Ente in seguito al “Ricorso al TAR per il Bilancio di Previsione” e che ha visto invece “vincente” l’Amministrazione guidata da Cicala che, tuttavia, si è dovuta accollare una parte delle spese legali.

Pertanto per tutelare il bene del paese e i diritti di tutti i cittadini sammarchesi, alla luce di quanto è accaduto il Gruppo San Marco “Insieme” si è visto costretto ad inviare alla Procura Regionale della Corte dei Conti formale denuncia di “presunto danno erariale”, nei confronti di chi, con il proprio voto contrario, ha impedito un obbligo di legge, esponendo il comune ad ulteriori ingiustificati costi aggiuntivi.

La denuncia è stata inviata formalmente l’11 ottobre 2023 alla Procura Regionale della Corte dei Conti ed al Prefetto di Caserta e in essa si evidenzia quanto accaduto nella seduta del Consiglio Comunale del 3 ottobre «limitatamente al punto all’ordine del giorno relativo alla mancata approvazione del debito fuori bilancio da riconoscersi in maniera ineludibile ai sensi dell’art. 194 TUEl lettera a) senza margine di discrezionalità come evidenziato anche dal Segretario Comunale».

Nella stessa missiva il sindaco Cicala scrive anche che, nonostante l’allontanamento dall’aula del vicesindaco non avesse determinato il venir meno del numero legale, gli “inspiegabili” sei voti contrari dell’opposizione hanno impedito l’esecuzione spontanea della sentenza n. 6762/2023, con la conseguenza che le parti vittoriose agiranno in ottemperanza/esecuzione con aggravio di spese e costi a carico del bilancio comunale.

Ad essere chiamata in causa dai sei consiglieri di minoranza anche la presidente del Consiglio Comunale Maddalena Zitiello che in una lettera inviata l’11 ottobre, indirizzata anche al Prefetto, spiega di ritenere inammissibile la richiesta da parte dei Consiglieri di Minoranza di richiedere al Vice Sindaco Evelina Vagliviello i motivi che l’hanno indotta ad abbandonare l’aula limitatamente al punto all’ordine del giorno relativo al debito fuori bilancio. La presidente del Consiglio Comunale ha ricordato che tra i suoi compiti e poteri non figurano quelli inquisitori e di indagine sulla volontà dei Consiglieri Comunali che, scrive: «sono liberi di abbandonare l’Aula quando e come credono, senza dover spiegare i motivi alla scrivente».