Maddaloni. Niente funerali per il boss Giorgio D’Albenzio esponente di spicco della fazione Belforte di Maddaloni e comuni limitrofi, deceduto ieri nel primo pomeriggio all’ospedale di Caserta.
La Questura ha optato per il divieto così come accadde esattamente 5 anni fa per il fratello Domenico ‘o Faraone, deceduto a 73 anni.
E’ stato vietato il trasporto in forma solenne della salma così come il corteo sia di persone che di auto. Il conducente del carro funebre e l’impresa dovranno trasportare la salma direttamente al luogo della tumulazione dove avverrà la benedizione della salma e un rito religioso esclusivamente in forma privata.
Soltanto i parenti stretti potranno dare l’ultimo saluto al 63enne di Montedecoro che dunque non arriverà nemmeno in chiesa, secondo le disposizioni provenienti dal capoluogo. Si tratta di misure che spesso vengono adottate nei confronti di appartenenti o famiglie legate alla criminalità organizzata come è il caso dei D’Albenzio.
L’arrivo del feretro è previsto per le ore 15 circa nel cimitero di Cervino. Giorgio D’Albenzio lascia moglie e tre figli.
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