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Lanciò oggetti dal balcone e fu trovato nudo, l’associazione: “Lo hanno drogato gli amici”

Santa Maria a Vico. Sta meglio il 45enne di via Caudio che fu portato due volte all’ospedale di Aversa dopo quella lite avvenuta nel suo appartamento con degli amici e giorni dopo fu trovato a buttare roba dal balcone con conseguente intervento delle forze dell’ordine (leggi qui).

Il 45 G.N., professionista e laureto in Scienzo Politiche, che ha problemi di deambulazione si trova al sicuro in un centro di riabilitazione sul territorio campano.

Ad assisterlo l’associazione AsLim Italy del commercialista Sandro Fucci, oramai a stretto contatto con il paziente che ha recuperato dal periodaccio di cui è stato protagonista, e chissà anche vittima probabilmente.

Infatti l’uomo, ricoverato in questo centro, non vuole ricevere le visite dei vicini e di quegli amici che gli sono stati accanto e che probabilmente ci hanno anche marciato ottenendo delle regalie, dispensate anche ingenuamente.

G.N. sostiene di aver vissuto un vero e proprio calvario anche quando è stato trasportato nel reparto psichiatrico di Aversa da dove riuscì a scappare mezzo nudo, una fuga degna del Freddo di Romanzo Criminale.

Poi fu intercettato e riuscì nuovamente a scappare dall’ambulanza intervenuta, praticamente nudo, fu beccato dalla polizia municipale (leggi qui). Si tratta di un caso che andrebbe approfondito in modo significativo, vedremo se l’associazione lo accompagnerà anche in questo percorso.

Intanto proprio il commercialista e presidente Fucci in merito a G.N. ha dichiarato:

Poche persone si attenzionano ad analizzare il vero stato della Campania in materia di sanità e di assistenza”.

Persone sole in difficoltà, e proprio qualche mese fa si è imbattuto in un caso che lo ha visto prendersi in carico un uomo in difficoltà, raggirato e truffato.

Purtroppo o per fortuna, in questi mesi – racconta Fucci –  si sono rivolti a me e alla mia associazione per assistere una persona in difficoltà.

“Lo hanno costretto a prendere droghe”

Una persona colta, istruita ed educata, che era caduta preda di due farabutti, che ne hanno invaso la psiche costringendolo a fare uso di sostanze stupefacenti. in questo caso ho avuto estrema necessità di rivolgermi agli assistenti sociali, in primis nella mia zona del Sannio, paese che conosco e nel quale ho la mia attività da oltre 30 anni e poi altrove. non ho trovato empatia, non ho trovato professionalità non ho trovato nulla!

L’assistente sociale dovrebbe operare con autonomia tecnico-professionale e di giudizio in tutte le fasi dell‘intervento per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio e può svolgere attività didattico- formative. Questa figura assistenziale è di necessaria importanza, se è un bravo professionista.

Io purtroppo in questi mesi sulla mia strada, ho incontrato solo sciacalli. a partire dalla mia zona.

faccio un appello: cambiate mestiere se il vostro non vi piace o se non siete capaci di farlo!”