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In arrivo milioni di lettere dall’Agenzia delle Entrate: il contenuto non è piacevole

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NAZIONALE – L’Agenzia delle Entrate ha annunciato che entro fine ottobre saranno inviate circa 3 milioni di lettere a specifiche categorie di contribuenti che, per non incorrere in sanzioni dovranno intervenire in modo tempestivo. Vediamo di cosa si tratta.

Le comunicazioni da parte dell’ente rientrano nel maxi piano predisposto per contrastare e ridurre il fenomeno dell’evasione fiscale. La lettera è un vero e proprio avviso bonario riguardante alcune irregolarità riscontrate nella compilazione della dichiarazione dei redditi inviata nelle scorse settimane o nei mesi scorsi.

L’avviso riguarderà sia singoli cittadini che imprese. Praticamente l’Agenzia, dopo un controllo effettuato sulle dichiarazioni dei redditi inviate nei mesi scorsi, in quelle dove sono emerse irregolarità e vi sono imposte non pagate, ne chiederà il saldo. La comunicazione non sarà una vera cartella esattoriale ma sarà soltanto un avviso bonario in cui si comunica l’irregolarità accertata e l’invito del cittadino o del rappresentante della società in questione a saldare quanto prima per evitare che si passi ad un accertamento fiscale con le relative sanzioni.

Tra gli “errori” commessi volontariamente o involontariamente vi sono ad esempio omissioni o infedeltà che l’Agenzia ha riscontrato in seguito al confronto tra i dati dichiarati e quelli già presenti nelle banche dati del Fisco.

Terminata la prima fase di invii, in caso di mancata regolarizzazione, non è escluso l’invio di una nuova comunicazione nei primi mesi del 2024 con l’invito al pagamento dell’imposta più le sanzioni e gli interessi. Sanzione che crescerà qualora non si provvederà a pagarla entro i tempi stabiliti dalla Legge.

Ricordiamo che entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione la sanzione è ridotta ad un terzo di quella ordinaria, pari al 30% nel caso di controlli automatici. La sanzione è ridotta a due terzi di quella ordinaria nel caso di comunicazioni relative ai controlli formali. Per i redditi a tassazione separata invece non è previsto il pagamento di interessi e sanzioni qualora la posizione venga regolarizzata entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso bonario.