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Amministrazione al capolinea, domani la mozione. Ecco i motivi della fine

Capodrise. Amministrazione comunale al capolinea, domani pomeriggio si terrà il consiglio comunale con all’ordine del giorno la sfiducia al sindaco Enzo Negro, firmata da 5 esponenti eletti nella sua maggioranza: Nicola Cecere, Margherita Nero, Luisa Palazzo, Donato Russo Raucci e Michele Di Paolo.

Ci vogliono sette voti per mandare a casa il professore di via Santa Croce, il quorum dovrebbe essere raggiunto grazie ad una parte della minoranza che già nell’ultimo consiglio comunale ha viaggiato sulla stessa linea dei suddetti.

Ci riferiamo soprattutto a Nino Argenziano e Giuseppe Fattopace.

L’ultimo canto del cigno rosso

Mentre il primo ha da guadagnarsi una eventuale chance di candidatura a sindaco in quota Centro Studi, il secondo ha tutto da perdere.

Fattopace rischia di concludere definitivamente domani la sua esperienza amministrativa al Comune, in quanto alle prossime elezioni, per una sorta patto di famiglia non scritto, toccherà nuovamente al nipote Tommaso, rimasto in naftalina nel 2021 e oggi a sua volta aspirante sindaco.

Un peccato sicuramente non rivedere più tra i banchi del civico consesso un esponente politico della preparazione del commercialista di stanza nella zona delle ‘Botteghe’.

Ricordiamo che c’ è anche la possibilità di arrivare ad 8 voti se la consigliera Maria Belfiore, assente nell’ultimo periodo, rientrerà per questa seduta.

Ecco perché si va a casa

La mozione è stata firmata da 5 consiglieri ma ad essere determinante in questa vicenda è una parte sostanziosa dell’entourage stretto dello stesso sindaco che avrebbe voluto determinare molto di più nell’economia dell’amministrazione.

Alla fine volevano il ruolo che Luisa D’Angelo si è guadagnata sul campo risultando, da veterana, la seconda degli eletti e portando avanti a tempo di record la rinascita dell’ex area Giardini del Sole. Da zona del degrado a polo dell’occupazione.

Tutto il resto è solo fumo, anche la vicenda della Corte dei Conti è gestionale e vede sotto la lente una deficienza dell’apparato municipale e delle risorse umane e non certamente dell’indirizzo politico amministrativo.

Solo 23 mesi per restare già nella storia

Si va a casa con oltre 13 milioni di euro di finanziamenti (scuole comprese) che stanno arrivando a Capodrise e che non potranno essere gestiti da subito da un’amministrazione in carica.

Si va a casa con il PUC che è alle porte e che sarebbe un altro traguardo storico e tante famiglie lo stanno aspettando.

Si va a casa dopo che in 20 mesi è rinata l’ex Area Giardini del Sole con Tecnomat e Mc Donald’s (stanno arrivando anche Conad, Magazzini Maury’s, un centro sportivo e area di verde attrezzato).

Si va a casa dopo che è stato riqualificato un intero territorio in termini di strade e viabilità.

Si va a casa dopo che è stata programmata una rinascita imponente per Palazzo delle Arti.

Si va a casa dopo che sono state gettate le basi per risolvere il problema degli allagamenti al confine con Marcianise

Si va a casa con una raccolta differenziata ai massimi livelli.

Alla fine mancano solo il Campo sportivo e un’isola ecologica da fare, ma ci sono più di tre anni di tempo per chiudere il primo mandato.

Questi 23 mesi di Enzo Negro alla guida del Comune rimarranno a lungo scolpiti nell’immaginario collettivo.

Per quanto scritto, questi 5 consiglieri comunali si stanno prendendo una bella responsabilità nei confronti della cittadinanza, tanto che anche alcuni grandi elettori alle loro spalle, li stanno già scaricando in vista delle prossime amministrative.

Questo nonostante il sindaco e la stessa D’Angelo avessero dato disponibilità da subito per chiudere in modo positivo la rognosa vicenda della denuncia presentata dall’assessora nei confronti di Michelino Di Paolo.