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Elezioni 2024, ecco i papabili candidati a sindaco

Capodrise. Si attende soltanto la convocazione del consiglio comunale da parte del presidente Luisa Palazzo con all’ordine del giorno la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Vincenzo Negro, firmata dai consiglieri Nicola Cecere, Margherita Nero, la stessa Palazzo, Donato Russo Raucci e Michele Di Paolo.

Probabilmente accadrà entro questa settimana o all’inizio della prossima, ricordiamo che secondo il regolamento la mozione deve essere messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione.

Scontato naturalmente l’epilogo, l’influenza marcianisana si sente sempre di più, servono 7 voti ma molto probabilmente si arriverà ad 8 consiglieri che la voteranno.

Oltre ai suddetti, tre quarti della minoranza (Fattopace, Argenziano e Belfiore) si affiancheranno a quei 5 con il solo Nicola Belardo che, viste anche le sue recenti dichiarazioni, potrebbe astenersi.

Già il giorno dopo la Prefettura potrebbe nominare un commissario prefettizio che dirigerà l’Ente per l’ordinaria amministrazione fino alle prossime elezioni che si terranno probabilmente a primavera inoltrata.

Gli assetti per le prossime amministrative potrebbero vedere contrapporsi tre blocchi, è probabile che Vincenzo Negro si ripresenterà ai nastri di partenza forte di quel consenso imponente incassato meno di due anni fa.

Sul fronte dei rivoltosi, cioè di coloro che stanno consegnando il Comune ad un commissario prefettizio, il pivot Nicola Cecere è il grande favorito per guidare la truppa, anche se c’è un Pietro Pontillo che ha sempre il pallino del grande salto.

Infine Alleanza per Capodrise che nel 2021 scelse la preside Maria Belfiore, questa volta potrebbe puntare sull’attaccante Nino live Argenziano, che si è conquistato sul campo, facendo molta opposizione, i galloni del leader.

Questa fazione potrebbe inglobare anche Peppe Fattopace con il gemello Letizia. In questo caso un altro nome spendibile sarebbe quello di Tommaso Fattopace per santificare un’alleanza per sommi capi simile a quella vista nel 2016.