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Pizzo del clan, le prime decisioni dopo la retata: chiusura a doppia mandata per due

CASAL DI PRINCIPE/SAN CIPRIANO D’AVERSA. Primo bivio dopo la retata per la presunta richiesta estorsiva a firma clan Bidognetti.

Il gip ha confermato il carcere per Nicola Pezzella di 56 anni di Casal di Principe, detto Palummiello e Giuseppe Diana di San Cipriano d’Aversa. Il fermo non è stato convalidato ma per loro è scattata l’ordinanza di custodia cautelare: i due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere al momento dell’interrogatorio.

Restano dentro così come il terzo fermato, Antonio Barbato di 44 anni. che però è ancora in attesa dell’interrogatorio.

Il personaggio chiave

Pezzella è l’ex marito di una figlia dello storico collaboratore di giustizia deceduto qualche anno fa Carmine Schiavone e si sarebbe rimesso all’opera poco dopo la scarcerazione: era stato liberato per aver espiato una lunghissima condanna nell’ambito del processo Spartacus soltanto a Natale. La richiesta perpetrata ai danni di una ditta impegnata in lavori in una zona di competenza del clan dei Casalesi sarebbe maturata a maggio. Due mesi dopo la squadra mobile, anche grazie ad intercettazioni e pedinamenti, ha chiuso il cerchio.