Caciovallo e cocaina, ecco perché il mastro casaro può sperare in uno sconto

San Felice a Cancello. Dopo la sentenza di primo grado dello scorso 3 aprile, tra poche settimane comincerà il processo di appello per il mastro casaro Cesare Martone ed i suoi compari condannati in primo grado.

Sotto la lente naturalmente lo spaccio di droga gestito da questo gruppo sanfeliciano che operava nella zona caudina.

Si andrà a Napoli alla Corte di appello, IV sezione collegio B.

L’udienza è fissata per il 13 settembre alle 9 e 30, questi i nomi: Giorgio Affinita 28enne della frazione Talanico,

Salvatore Quartara 41enne di via Circumvallazione libero, il mastro casaro Cesare Martone 46enne di Talanico, sottoposto ai domiciliari, Michele Gilles Papa 40enne di Santa Maria a Vico sottoposto ai domiciliari in Italia centrale.

Non ha presentato appello invece Angelo Biagio Carfora, un altro coinvolto su più fronti.

Queste le condanne inflitte in primo grado

 

(solo i suddetti sono ai domiciliari)

Nel collegio difensivo Giuseppina Di Nuzzo, Clemente Crisci, Davide Pascarella.

 

Il risultato in primo grado non è stato malvagio, anzi … rispetto agli altri processi almeno in questo le difese sono riuscite a strappare il 74 comma 6 ovvero associazione di lieve entità.

Ma non è da escludere che qualcosa in termini di pena finale si possa ancora strappare. Lo spera soprattutto Cesare Martone, davvero anche goffo per come si è mosso nella sua azione di capo promotore, a testimoniarlo sono state le intercettazioni.

 

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