Skip to main content

Conflitto a fuoco rapinatori-polizia, arrestato il sesto uomo. L’altro preso dai parenti

ORTA DI ATELLA. Passa a sei il numero delle persone arrestate dopo l’inseguimento tra Polizia di Stato e malviventi avvenuto ieri a Orta di Atella.

La Squadra Mobile di Napoli, coordinata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, ha rintracciato e arrestato un complice degli altri cinque già presi ieri trovato in possesso di berretti e tesserini della Guardia di Finanza. L’uomo è stato rintracciato e arrestato dagli agenti a Sant’Antimo, in provincia di Napoli. Altri quattro sono stati arrestati ieri al termine dopo che una delle due vetture a bordo dei quali viaggiavano i banditi è andata a sbattere contro un muro dopo che gli agenti avevano sparato alle ruote.

Alcuni presunti rapinatori e un agente sono rimasti contusi e uno dei malviventi aveva addosso una divisa da carabiniere. Il quinto arresto è sopraggiunto a Casandrino (Napoli) dove un fuggitivo aveva trovato riparo a casa di un familiare.

La notte tra piombo e feriti

Nella mattinata di ieri ad Orta di Atella la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha tratto in arresto cinque persone (C.N. ’77, G.P. ’92, L.S. ‘61, C.F. ’67 e D.A.R. ’87) per i reati di detenzione e porto illegale di più anni – di cui una con matricola abrasa – ricettazione, possesso di segni distintivi contraffatti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate in danno di un operatore di Polizia. Gli stessi sono stati sorpresi mentre viaggiavano a bordo di due autovetture (di cui una di provenienza illecita), in possesso di anni e segni distintivi contraffatti delle forze dell’ordine. Dopo un tentativo di speronamento e di investimento ai danni degli operatori, sono state fermate quattro delle cinque persone, di cui una con indosso una divisa da Tenente dei Carabinieri e due armate.

Alcuni dei soggetti hanno riportato lesioni non gravi durante il tentativo di fuga in auto. Nel corso dell’intervento, sono stati esplosi da parte degli operanti alcuni colpi d’arma da fuoco, che hanno centrato le ruote di una delle auto in fuga dei soggetti, senza arrecare danni alle persone all’ interno della vettura stessa. Durante le fasi dell’inseguimento e del successivo speronamento, quattro indagati ed un operatore della Squadra Mobile sono rimasti contusi e quindi soccorsi e trasportati dal 118 presso il pronto soccorso delle strutture ospedaliere della zona. Un quinto indiziato di reato, riuscito a darsi alla fuga, è stato fermato a Casandrino all’interno di un appartamento di un familiare.

Nelle auto in uso al gruppo, sono state trovate finte pettorine, un’uniforme dell’Arma dei Carabinieri, un falso verbale di perquisizione e tre pistole, di cui una è una replica, paline segnaletiche e segnalatori ottici in uso alle forze di Polizia. Nella successiva attività di perquisizione, sono state rinvenute e sequestrate numerose pettorine, berretti e tesserini falsificati della Guardia di Finanza, un’ulteriore pistola, un fucile a canne mozze, delle manette ed alcune fascette utilizzate per immobilizzare le vittime, nonché una parrucca da donna.