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Cimitero, svolta per l’ex vicepresidente della Provincia: cade la reclusione

Santa Maria a Vico. Svolta importante per l’ex vicepresidente della Provincia e consigliere comunale di minoranza a Santa Maria a Vico, Pasquale Crisci: il tribunale ha accolto l’istanza presentata dal legale di fiducia, l’avvocato Carlo De Stavola, facendo decadere la misura degli arresti domiciliari.

Crisci, dopo un breve periodo di detenzione in carcere a Secondigliano, era stato trasferito in casa ottenendo il permesso di recarsi al lavoro. Il giudice ha concesso la sostituzione della reclusione casalinga con la misura meno afflittiva dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’ex vicesindaco, che al momento dell’arresto era il numero due della provincia, era stato coinvolto nell’inchiesta sul cimitero per l’affare di tre cappelle: la 72, la 74 e la 20 in riferimento all’ampliamento del cimitero. Negli atti di indagine c’è un incontro con un dipendente comunale con relativi contatti con un imprenditore e un’intercettazione con un pregiudicato in un ristorante di Maddaloni.

Una vicenda che presenta ancora molti contorni da chiarire a diversi mesi dal blitz, soprattutto in riferimento ai vantaggi che lo stesso Crisci – guardando gli atti – avrebbe ottenuto secondo la Procura.