
La scrittura privata si definisce così perché, per legge, non richiede necessariamente la presenza di un notaio, ma po’ essere sottoscritta privatamente, appunto, tra persone che si conoscono o che stringono un accordo reciproco.
Si pensi banalmente a un contratto d’affitto, convalidato però dalla registrazione all’Agenzia delle Entrate, o a un prestito tra parenti.
In quest’ultimo caso, perché abbia valore legale è opportuno che sia convalidata da notaio, almeno secondo la legge italiana o che, comunque, riporti esattamente i dati richiesti.
La finalità di questo documento, in caso di prestiti, consiste nel giustificare il trasferimento di denaro sotto forma di prestito o donazione a un beneficiario e a essere utilizzato come prova in caso di accertamenti o contestazioni da parte delle autorità fiscali.
Per questa ragione è opportuno compilarla correttamente.
In linea di massima, nella scrittura privata tra parenti bisognerebbe inserire i dati personali delle persone coinvolte, quindi nome, cognome, codice fiscale. Poi, ancora, tipologia di prestito, se si tratta dunque di donazione o prestito, l’importo trasferito, scadenza dell’eventuale rimborso e le modalità con cui dovrà avvenire. Data e firma completano, infine, la scrittura.
Tutte informazioni relativamente semplici da inserire o, comunque, ben note a entrambe le parti. Solo un dato potrebbe eventualmente causa problemi, semplicemente perché se non lo si ricorda a memoria è difficile calcolarlo a mente, il codice fiscale.
Il codice fiscale corrisponde a quella serie di lettere e numeri ricavate dal nome, cognome, data e Comune di nascita e una lettera finale che bisogna necessariamente sapere.
Se non si ha la tessera a portata di mano o ci si trova a compilare la scrittura anche per l’altra parte, è molto semplice che questa casella resti vuota.
Può valere la pena sapere che esistono dei siti ad accesso completamente gratuito in grado di calcolare il codice fiscale in tempo reale e senza nessun costo, come CodiceFiscale.com.
Inserendo i dati richiesti, dunque, lo si può ricavare ogni volta che è necessario, come compilare moduli amministrativi o scritture privati tra parenti.
Compilare la scrittura in modo preciso è importante in caso di controversie, specie nella parte relativa a data e firme, poiché, oltre a eventuali controlli fiscali, è anche prova dell’accordo raggiunto e tiene traccia della somma effettivamente trasferita, specie se versata tramite bonifico o qualunque altra forma tracciabile.
Quest’ultima modalità è particolarmente indicata in caso di prestiti con restituzione.
Come accennato, infine, la convalida del notaio è opzionale, poiché si tratta di un documento che può essere preparato anche autonomamente dalle parti coinvolte. Tuttavia, in caso di controversie e impugnazioni legali, la convalida del notaio conferisce un valore legale alla scrittura privata più ufficiale. Pertanto, è sempre consigliabile farla.
Diversamente farebbero fede solo la data di sottoscrizione, compatibile con quella presente sul bonifico e la conferma dell’accordo preso da entrambe le parti, che affermano di aver firmato il documento.

