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L’ex maggioranza di Cioffi scrive alla città: “Noi pugnalati alle spalle”

Macerata Campania. La lettera aperta dell’ex maggioranza di Stefano Cioffi dopo le dimissioni di massa e la fine della consiliatura.

FACCIAMO CHIAREZZA. Cari concittadini,scriviamo queste righe per chiedervi scusa per l’indecorosa pagina politica alla quale, come noi, siete stati costretti ad assistere.

Siamo stati pugnalati alle spalle da Consiglieri comunali che hanno evitato il confronto costruttivo e democratico (loro che parlano di autoritarismo) per cause legate esclusivamente a motivazioni personali ovvero visibilità, incarichi remunerati presso altri Enti e ruoli elettivi.

I consiglieri dimissionari hanno cercato di dare futili spiegazioni alle loro ingiustificate dimissioni denunciando l’atteggiamento di despota del Sindaco CIOFFI e la loro conseguente impotenza. In realtà, tutte le decisioni adottate hanno sempre avuto il voto favorevole di tutti i consiglieri senza che MAI i dimissionari manifestassero il loro dissenso.A dimostrazione di ciò, pochi giorni prima delle dimissioni, c’è stata una riunione di maggioranza alla quale tutti loro hanno partecipato senza mai sollevare alcun parere contrario.

Inoltre, il 13.07.2023 era stata fissata l’approvazione del Bilancio, quale evento politico più opportuno per manifestare il loro dissenso? Peccato che i dimissionari non fossero in grado di sostenere il confronto. Avrebbero povuto quantomeno presentarsi in consiglio comunale e metterci la faccia, cosa che non hanno avuto il coraggio di fare, probabilmente perché consapevoli che le loro motivazioni sono solo frutto di personalismo e di bramosia di potere. Peccato sia stato più facile riunirsi presso uno studio notarile in Grazzanise, previo appuntamento fissato da un soggetto non ricoprente cariche elettive, a cui va comunque riconosciuto il merito di esser riuscito a manovrare i consiglieri dimissionari.

Sì, perchè i consiglieri dimissionari, soprattutto quelli di maggioranza, non hanno mai avuto una propria capacità decisionale e sono sempre dipesi da terzi.Hanno aspettato il raggiungimento di metà mandato elettivo per dare sfogo alla propria frustrazione personale e mandare a casa un’amministrazione, assicurandosi innanzitutto di impedire a Stefano Cioffi di ricandidarsi come sindaco.

Occorre sottolineare come i consiglieri dimissionari, fino alla mattina stessa del 06.07.2023 (giorno delle dimissioni), abbiano sempre chiesto ed ottenuto dal Sindaco.

Pasquale NACCA, nelle motivazioni di facciata menziona il campo sportivo, dimenticandosi casualmente che per quasi 2 anni e mezzo sia stato proprio lui il delegato allo SPORT. Una delega così importante, in quanto legata al campo sportivo, che ci si sarebbe aspettato di più dei simpatici selfie davanti ai lavori, che sfortunatamente ad oggi non è più in grado di riconoscere. Siamo però consapevoli che nelle motivazioni non avrebbe mai potuto ammettere che il suo malcontento derivasse dalla revoca del ruolo di delegato per la frazione di Caturano. Una revoca richiesta continuamente dal caturanese Antonio Stellato, paradossalmente oggi suo grande alleato.

A parte tutto, l’ultima richiesta di Pasquale Nacca accettata dal sindaco è stata quella di celebrare un matrimonio. Così, poche ore prima di firmare le dimissioni, ha avuto la comprensibile preoccupazione di ostentare sorridente e disinvolto sui social una fascia tricolore che non è nemmeno degno di indossare.

NATALE Carmela, presente solo ai consigli comunali ma del tutto disinteressata alla macchina amministrativa, tanto che in alcuni uffici non la conoscevano nemmeno!

È stata delegata prima al contenzioso legale e poi, per sua espressa richiesta al sindaco, ha ottenuto la delega relativa alla mensa e alla pubblica istruzione. Richiesta che l’autoritario sindaco gli ha accordato.

La stessa Carmela Natale ha chiesto di presenziare da SOLA all’inaugurazione del Parco Giochi Di Mauro, in qualità di delegata alla frazione di Casalba, e tutta la maggioranza ha rispettato la sua scelta all’unanimità così come è stata condivisa anche la sua proposta di delegare il parroco della locale parrocchia alla manutenzione ordinaria del parco giochi. Fino a qualche giorno prima delle dimissioni, ha avuto la sfrontatezza di presenziare alla processione in onore di Maria SS. delle Grazie fianco a fianco al Sindaco, in un clima di apparente serenità e in un contesto che permette facilmente di rievocare la figura di Giuda, che per trenta denari tradì Gesù.

In quanto ad Antonio STELLATO, sempre assente dalla scena politica e disinteressato all’agire, ci riesce davvero difficile comprendere le motivazioni della firma. Da oltre due anni era stato delegato dal Sindaco all’edilizia scolastica, e quindi teoricamente diretto interessato ai lavori presso la scuola elementare di Caturano, ma nei fatti non ha mai richiesto di vedere il progetto e probabilmente non conosce nemmeno che tipo di lavori si dovessero svolgere. Nonostante ciò, ha avuto la sfacciataggine di citare i lavori della scuola come motivazione per dimettersi.

In quanto a DI MATTEO Giovanni Battista, è fin troppo evidente che dietro le sue dimissioni ci sia il rancore serbato per la mai digerita revoca della nomina di vice sindaco, avuta alla sua prima esperienza politica per ben otto anni. Una revoca richiesta e concordata dalla gran parte della maggioranza, inclusi Carmela Natale e Antonio Stellato. A partire da quel momento, il buon Avv. Di Matteo ha iniziato a tramare contro la stessa maggioranza di cui faceva parte, facendo prevalere l’interesse personale sugli interessi collettivi, forse non comprendendo neppure la gravità e le conseguenze della firma apposta dinanzi al Notaio. Una superficialità e un individualismo che poco si addice al ruolo al quale aspira.

La mattina delle dimissioni, nella sua finta assoluta tranquillità, ha partecipato da remoto (senza avere il coraggio di presentarsi di persona) alla giunta comunale con voto favorevole. D’altra parte, ha sempre finto sintonia con le decisioni del Sindaco e della maggioranza, esprimendo persino il voto favorevole al bilancio, documento fondamentale dell’attività politica.

Questi consiglieri dimissionari hanno agito come dei cospiratori, ordendo in segreto alleanze che non sono degne della buona politica che ha sempre contraddistinto il nostro operare, e soprattutto hanno buttato via, con il loro atto irresponsabile, anni di lavori finalizzati allo sviluppo del paese.

Cari consiglieri dimissionari nelle vostre motivazioni avete sbandierato un elenco che non riguarda opere incompiute, bensì opere e bandi in itinere. Affermare il contrario significa essere poco onesti con i cittadini e, soprattutto, non avere contezza delle difficoltà amministrative ed operative imposte dal periodo storico di riferimento. D’altronde se i consiglieri dimissionari non lo hanno capito in quasi tre anni, come pretendere che lo capiscano adesso?

Noi continueremo ad onorare moralmente il nostro mandato elettivo, come abbiamo sempre fatto, ed il presente è l’occasione per augurare buon lavoro al Commissario Prefettizio la Dott.ssa Savina Macchiarella.

La scelta di rispondere solo oggi è giustificata dal rispetto che abbiamo riservato ad Altro.

Grazie di tutto. Stefano Antonio Cioffi, Maria Assunta D’Orso, Andrea di Matteo, Gaetano Tavano, Iodice Gennaro, Carmine D’Amico, Ilaria di Matteo, Maria Giusi Vetrella.