CASERTA – Il trasporto pubblico locale in provincia di Caserta è attualmente pressoché inesistente. Il rilancio prospettato con Air Campania, società che svolge attività di gestione del sistema di trasporto pubblico locale su gomma di interesse urbano, regionale e provinciale, è motivo ora per avviare un serio dibattito sul tema. Ecco il parere dell’architetto Nadia Marra e la possibile soluzione per decongestionare il traffico promuovendo l’utilizzo del trasporto pubblico.
“La città di Caserta in qualità di capoluogo di provincia deve prestarsi ad essere centro propulsore dell’uso del trasporto pubblico al momento non rientrante nelle abitudini della maggioranza dei casertani e dei cittadini della provincia di Caserta in generale. La conformazione della viabilità di Caserta e della sua conurbazione presenta già oggi degli assi viari principali a elevata percorrenza di auto private sui quali il trasporto pubblico va potenziato.
Penso alla direttrice Caserta verso Marcianise lungo Viale Carlo III e alla direttrice Caserta verso Santa Maria Capua Vetere lungo la via Appia. Un servizio di bus navetta a orari ravvicinati, che percorra costantemente queste direttrici, andata e ritorno, servendo i comuni lungo gli assi viari verso Caserta, può essere, a mio avviso, un modo per decongestionare il traffico, ridurre il numero di auto in circolazione e incrementare le possibilità di spostamento verso il capoluogo di Provincia anche da parte di chi, si muove per lavoro o per svago e, non possiede l’auto, e non potrebbe spostarsi.
Estendendo il ragionamento ai principali attrattori turistici della Provincia vanno potenziati i collegamenti pubblici con il Belvedere di San Leucio, Casertavecchia, Carditello fino al collegamento con i principali centri occupazionali quali il centro servizi nell’area Ex Saint Gobain e le aree industriali della provincia.
Inoltre, sono da potenziare il collegamento tra il capoluogo e le zone del litorale e del matese. L’intero sistema di trasporti va pensato con un’attenta analisi delle esigenze degli utenti attuali ma anche delle future potenzialità da incentivare; fissando il trasporto pubblico come il principale motore per lo sviluppo occupazionale e turistico”.