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Giovanissima incinta picchiata e lasciata a dormire in strada

Capua. Una storia di orrore da una parte e un gesto di umanità dall’altra. Una giovane bulgara incinta è stata malmenata e lasciata a dormire fuori casa, nel centro storico di Capua.

A raccontare la vicenda è il consigliere comunale e storico commerciante della zona, Graziano Di Gianni: “La vittima è sempre la stessa: la donna. Cambiano nomi e volti, non la preda non il movente.

È l’ininterrotta linea sacrificale in cui il maschio insicuro e aggressivo, timoroso di perdere il suo potere macchia di sangue l’orizzonte.

La chiamerò Maria, come il nome della mamma di tutte le mamme, ha solo 22 anni e viene dalla Bulgaria.

Stanotte sul sagrato della chiesa della carità è stata abbandonata con tutti i suoi averi, 4 stracci chiusi in due valigie dopo essere stata maltrattata ed abusata. È vittima di tratta delle donne.

Ha farle da compagnia un orso di peluche su cui si è adagiata ed ha dormito all’addiaccio.

Ieri è stata picchiata e il referto dell’ospedale a seguito di tutte le analisi gli ha comunicato che nel suo grembo sta crescendo una vita che ad oggi misura solo 5 mm ma che crescerà e diventerà un bambino o una bambina stupenda.

E allora mi viene in mente con le lacrime agli occhi ed un peso enorme nel cuore della prematura scomparsa del piccolo Thiago e della sua cara mamma vittime entrambe della natura oscura dell’uomo.”

 

Noi non lo permetteremo!!!!

 

Appena informati della situazione insieme all’assessore Marisa Giacobone ci siamo immediatamente attivati per mettere al sicuro la nostra piccola mamma che attualmente sempre grazie al nostro Gianni Branco e alla responsabile della casa della divina misericordia sig. Agata stanotte dormirà al sicuro protetta da persone buone e caritatevoli.

Abbiamo contattato i centri antiviolenza che a breve prenderanno in carico la piccola mamma per aiutarla ad avere un futuro migliore.♥️

 

Non giriamoci dall’altra parte, MAI.

Maria potrebbe essere una figlia, una sorella, una nipote.

Interveniamo sempre anche chiamando le forze dell’ordine.

Mai essere indifferenti.

 

Se qualcuno volesse aiutare Maria può contattare la Casa della Divina Misericordia.