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Uccisa da collega poi suicida, la pista privata dietro la tragedia

MARZANO APPIO. Emergono ulteriori dettagli sull’omicidio di Pierpaola Romano, agente di polizia in servizio alla Camera dei Deputati. A fare fuoco, nell’androne della sua abitazione di via Rosario Nicolò, nella zona di San Basilio, è stato un suo collega di ufficio: Massimiliano Carpineti che l’ha uccisa intorno alle 10 di questa mattina. Con la pistola di servizio ha sparato complessivamente tre colpi in direzione della donna e per la 58enne originaria di Marzano Appio, ma trasferitasi a vivere nella Capitale da circa 20 anni, non c’è stato scampo.

Dopo l’omicidio Carpineti÷ 46 anni originario di Cori, ma risiedeva a Cisterna, in provincia di Latina, è salito a bordo di una auto, una Chevrolet bianca: ha percorso poco meno di cinquecento metri e ha raggiunto un parcheggio in via Nino Tamassia. Li, sempre restando in auto, ha rivolto l’arma contro di sé e si è tolto la vita sparandosi un colpo sotto il mento.  Gli inquirenti lo hanno trovato con la testa appoggiata al volante e a nulla sono valsi i tentativi di salvargli la vita.

Le ipotesi

Romano è stata uccisa a pochi metri dalla sua abitazione dove viveva da anni assieme al marito, anch’egli ispettore, così come il figlio, attualmente in servizio in Emilia-Romagna. Sul caso sono al lavoro gli uomini della Squadra Mobile. In base a quanto filtra il movente di quanto avvenuto sarebbe legato a vicende di natura personale, forse ad un rapporto sentimentale, ad una relazione tra i due. Carpineti non ha lasciato nulla di scritto.