San Felice a Cancello. Emilio Nuzzo ha vinto in modo netto le elezioni a San Felice a Cancello ed è nuovamente sindaco, ma c’è un personaggio che ha conseguito un risultato ancora più importante ed è da considerare l’Harry Potter di questo turno: il suo nome è Luca Alfredo D’Andrea.
Più di tutti D’Andrea ha condizionato questa campagna elettorale, se lo dovessimo inserire in un corpo, entrerebbe di diritto tra i generali del ‘Genio Guastatori’, una Mandrakata continuata la sua…
D’Andrea ha ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo e con un esiguo dispiegamento di forze; rischia di diventare addirittura vicesindaco nonostante la sua lista tra quelle di Nuzzo sia arrivata quinta su sei. Ha fatto un po’ come Totò con la fontana di Trevi, in primavera si è venduto quello che non aveva e ha smorzato ogni possibile alternativa per la nascita di una coalizione nuova.
Ha smorzato gli enfant prodige
Una parabola davvero incredibile la sua, durante la partecipazione ad un lungo tavolo, per la formazione di un progetto, ha annichilito gli enfant prodige Francesca Ferrara e Agostino Nostrale che sicuramente avevano molte più cartucce di lui.
Si è conquistato i gradi di candidato sindaco, sostenuto dai piedarienzani, dalla Lettieri, dal gruppo Colonna e da altri (LEGGI QUI L’UFFICIALIZZAZIONE). Poi gradualmente è venuto meno quando i vari Palmieri e Nuzzo stavano per ufficializzare la candidatura, in quanto non aveva nemmeno una lista completa ed ha rotto con quelli che lo stavano portando (Non se le sono mandate nemmeno a dire).
Il ripiego degli altri
In questo modo un primo progetto alternativo è andato in pezzi e la candidatura della Lettieri è stato solo un ripiego da parte dei piedarienzani a cui si sono aggiunti pure gli arienzani con tanto di specialità marinare e di forno.
A quel punto D’Andrea ha avuto un colloquio con Eugenia Carfora per inserire dei candidati con ‘Speranza’ ma dopo un primo abboccamento lo hanno rispedito indietro. Prima pare c’era stato anche un tentativo di andare con Palmieri, ma non si sono nemmeno seduti.
Alla fine dopo questo vorticoso giro è stato praticamente costretto ad approdare in via Grotticella dove ha strappato anche un accordo niente male.
In quasi tutti i comizi di Nuzzo, lui era l’ultimo a chiudere prima dell’intervento del leader, e quasi sempre lo ha presentato, tirandogli la volata. Ciliegina sulla torta l’elezione a consigliere comunale del genero a discapito del fedelissimo auriga Lello Melchiorre, che lo aveva seguito in tutti i pizzi possibili, uno che era stato sempre su altri lidi, è rimasto con un palmo di naso.
Insomma D’Andrea senza avere una forza elettorale di rilievo è riuscito a condizionare più di tutti questa campagna elettorale ed ora ha un posto in prima fila nella spartizione delle deleghe dell’amministrazione Nuzzo: chapeau!