AGRO AVERSANO. SP 131: chiesta un’ispezione ministeriale. Pallotti, Ciaramella, Ronzullo: “Lottiamo per avere strade sicure ed evitare tragedie come quella del ponte Morandi di Genova”
«Abbiamo segnalato tante volte la pericolosità della Strada Provinciale 131, nel Casertano, a tutte le Istituzioni, finanche al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e solo pochi giorni fa abbiamo chiesto un’ispezione ministeriale affinché si faccia luce sui motivi per cui l’Amministrazione provinciale di Caserta non ha finora fatto nulla per metterla in sicurezza». Così Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada Odv e dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Odv, ed Elena Ronzullo, presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv, che intervengono sulla pericolosità della SP 131 all’indomani delle dichiarazioni di Gianni Mion sul crollo del ponte Morandi di Genova.
«Dopo cinque anni dal crollo del ponte di Genova, che ha causato la morte di 43 persone, Gianni Mion, amministratore delegato del gruppo Benetton, ex proprietario di Autostrade S.p.a., ha pubblicamente dichiarato che era ben risaputo che il ponte sarebbe potuto crollare», dice Biagio Ciaramella, vicepresidente delle tre Associazioni. «Voglio ricordare che 11 persone sono rimaste ferite dal crollo, 566 sono stati gli sfollati e molti gli edifici e gli autoveicoli distrutti. Ecco perché insistiamo con la campagna di sensibilizzazione per la SP 131, noi vogliamo informare i cittadini e segnalare le criticità alle Istituzioni competenti per prevenire le tragedie».
Le Associazioni vogliono sapere in quali condizioni si trovano le strade italiane, per questo invitano chiunque a fare le dovute segnalazioni. «Per salvare vite umane abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, dobbiamo prestare attenzione alla condizione delle strade che percorriamo», prosegue Ciaramella, «per la SP 131 auspichiamo che il ministero guidato da Matteo Salvini si attivi al più presto, inviando degli ispettori sul territorio. Abbiamo inviato una Pec per sollecitarlo e vogliamo sapere quali interventi sono stati effettuati sulla strada provinciale in questione dal 1992 in poi. Siamo riusciti a contattare la segreteria del ministro per ottenere un incontro, abbiamo segnalato la strada e detto chiaramente che le tragedie vanno prevenute. Non vogliamo altri disastri come quello di Genova».