NAZIONALE – L’uso della sigaretta elettronica è sempre più frequente e sta finendo per sostituire quella normale. Proprio quell’impressione di essere meno pericolosa e che faccia meno male rispetto ad una sigaretta normale sta spingendo sempre più giovani ad utilizzarla anche in età molto precoce.
Secondo uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità il 41,5% dei ragazzi tra i 14 e i 17 anni ha provato almeno una volta la sigaretta elettronica, e di questi il 47,5% per cento ha avuto il primo contatto col tabacco alle scuole medie o addirittura elementari. Numeri che salgono ovviamente con l’aumentare dell’età.
“Questo perché, a differenza di quanto ormai avviene con le sigarette, non c’è reale consapevolezza dei pericoli che anche lo svapo porta con sè – riflette Piero Clavario, responsabile del centro antifumo della Asl3 di Genova –. La sigaretta elettronica elimina gli aspetti meno attraenti di quelle tradizionali, come la puzza e l’alito pesante, assumendo una connotazione apparentemente meno negativa: i giovani che svapano non farebbero utilizzo delle sigarette tradizionali ma non capiscono che aspirare vapore di glicerina e altre sostanze ha comunque un impatto sull’apparato respiratorio”.
E l’utilizzo di queste sigarette in età molto precoce fa aumentare i rischi di disturbi respiratori. Si parla di un vero e proprio boom di giovani alle prese con tosse, difficoltà respiratorie, infiammazioni alle vie aeree. Poi ci sono i casi di allergie agli aromi chimici che possono essere anche molto pericolose.
“Siamo davanti a un problema serio. I dispositivi per lo svapo spesso non vengono vissuti come pericolosi nemmeno dalle famiglie e invece sono tutti potenzialmente cancerogeni: al loro interno hanno solventi e sostanze tipo glicerina vegetale e glicole propilenico che una volte riscaldate esalano vapori fortemente irritanti, come diacetile, acetaldeide e formaldeide. E neppure gli aromi al sapore di frutta usati per renderne piacevole il gusto sono innocui: sono prodotti chimici che una volta riscaldati e inalati possono procurare reazioni allergiche o fenomeni di sensibilizzazione” – ha sottolineato Maria Angela Tosca, direttore del centro di Allergologia del Gaslini di Genova.
Se ci ci guarda attorno ci si rende conto della frequenza con cui queste persone svapano. Una frequenza tale da causare fenomeni di stress respiratorio. Il fumo elettronico porta infiammazioni che si cronicizzano con l’uso costante e un aumento del numero delle infezioni.