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Allevatori, tensione alle stelle con la Regione

Villa Literno. La mobilitazione continua; gli allevatori al loro diciassettesimo giorno al presidio alla rotonda di Villa Literno (e agli altri nel territorio) hanno le idee sempre più chiare: avanti fino alle risposte che attendiamo.

E le risposte per gli allevatori casertani non sono quelle che la Regione, nella giornata di ieri ha diffuso spacciandole come “novità” ma sono quelle che rispondono alle questioni poste con la richiesta di aprire un tavolo in Prefettura con il Governo e la Giunta Regionale della Campania e che hanno un obiettivo chiaro: applicare l’odg approvato da tutti i gruppi politici al senato e fatto proprio dal governo che indica la strada su cui uscire dalla crisi e, dunque, commissariare da parte del Governo il Piano fallimentare della Regione.

In quell’odg vi sono le condizioni per avanzare nella lunga vertenza che oppone gli allevatori casertani alla Regione Campania: è decisivo applicare gli ordinamenti europei che continuano ad essere disattesi dalla Task Force della Regione, adottare un Piano di gestione delle zoonosi bufaline che finalmente risolva i problemi e rilanciare la filiera dell’allevamento bufalino a rischio per effetto degli irresponsabili scelte volute dalla Regione.

Il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino prende atto della comunicazione del Sottosegretario Gemmato sullo spostamento della riunione al Ministero inizialmente prevista per oggi e rinviata, per impegni istituzionali in ragione dell’agenda dei lavori parlamentari, a lunedi 22 maggio alle ore 17,30, e, apprezzando ancora una volta l’impegno per istituire un tavolo di confronto sulla questione delle zoonosi in provincia di Caserta, conferma la propria presenza insieme alle diverse realtà invitate.

Lo stesso Coordinamento, prende atto della comunicazione dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo diffusa nella giornata di ieri con cui si annuncia che la Regione avrebbe in animo di “rispondere positivamente alle istanze delle maggiori organizzazioni professionali degli agricoltori in merito alla crisi bufalina” e, in attesa di vedere i fatti oltre le chiacchiere fin troppe volte annunciate dall’Assessore, sottolinea “se quelle annunciate dall’Assessore all’Agricoltura Caputo si tramutassero in azioni reali, in realtà, quelle azioni annunciate e sbandierate come risposte alle proposte delle maggiori organizzazioni professionali, altro non sono che una parte (minimale) delle 20 azioni proposte dal Coordinamento Unitario. Ricordiamo anche che oggi, 2 anni dopo che abbiamo avanzato quelle proposte, serve ben altro.

La strumentalità fuori tempo massimo della posizione attuale della Regione, che evidentemente non può più tenere la posizione seguita finora e cerca di riconquistare una credibilità persa nel tempo scoprendo temi come la “ricerca, gli indennizzi, l’autocontrollo, la vaccinazione, ecc.” (salvo attribuirli ridicolmente alle richieste delle organizzazioni professionali che siedono nel Tavolo Verde) è sempre più evidente. “Se la Regione avesse adottato quelle proposte 18 mesi fa, quando il movimento le ha avanzate e protocollate, oggi avrebbe risparmiato (almeno in parte) i disastri che hanno dovuto sopportare le aziende del territorio” osserva Gianni Fabbris, aggiungendo “la verità è che la Regione continua ad accettare i diktat della sua Task Force e non ha alcuna intenzione vera di passare dalla politica degli annunci tardivi, alla messa in campo delle soluzioni. Oggi non serve lìennesima presa in giro, serve ben altro e il primo atto dovuto è quello di togliere le deleghe alla Task Force guidata dal Dott. Antronio Limone” per ricostituire un minimo di clima di confronto credibile.

Il Coordinamento Unitario, rigettando ogni tentativo di strumentalizzazione da parte dell’Assessore Caputo. che parla di immaginifici e falsi progressi positivi del Piano, invita la Regione, se è tanto convinta che le cose stiano andando bene, di venire al tavolo lunedi 22 maggio al Ministero della Salute dove potrà avvenire un confronto trasparente fuori la demagogia della propaganda strumentale.

Il Coordinamento, che conferma di continuare a sostenere la mobilitazione degli allevatori casertani in corso, chiama ad un doppio appuntamento: una assemblea degli allevatori convocata per venerdi 19 maggio alle ore 18,30 presso il presidio alla Rotonda dell’Agnena per valutare la situazione e mettere in campo ulteriori iniziative e una conferenza stampa per sabato 20 maggio alle ore 11 presso una stalla nell’Area Cluster in cui verranno diffusi parti del documento inviato al Governo e, in particolare, la parte con la “verità sui numeri del fallimento del Piano” e quella sul percorso necessario “per uscire della crisi e risolvere i problemi della BRC e della TBC bufalina in provincia di Caserta.”