
Valle di Suessola. Quando le partite di droga vanno a male o sono provenienti da zone dell’est Europa ne capitano un po’ di tutti colori.
Questo si evince dagli atti delle indagini delle operazioni antidroga più importanti della zona della Valle di Suessola. La retata di luglio 2021 con la quale sono stati sgominati i Sazioni, e quella dell’aprile 2022 ai danni dei Cervinari, con le pesanti condanne spiccate appena 6 giorni fa.
Quando la droga puzzava la mettevano nel forno a Microonde.
A metà dicembre 2019 arriva un carico di hashish e a parlare nei pressi di un chiosco della frazione si trovano Filippo Piscitelli, Gennaro Morgillo, Antonio Piscitelli detto il nano e poi arriva anche Mimmo il corto.
Era appena arrivato un carico di 3 chili e 700 grammi di hashish e Mimmo dice: “Ma che ci sta? Puzza un poco?”.
Filippo risponde: “Non è che puzza, è secco”.
Lo conferma anche il nano: “E’ secco”.
Mimmo il corto: “E mettilo nel forno a microonde”.
Viene fuori anche la cifra pagata al fornitore ad 1 e 6. Filippo aggiunge che gli hanno fatto lo sconto e che dovrebbero arrivare altri 5 chili dalla Bulgaria, ma stigmatizza che deve verificarne la qualità, probabilmente aveva qualche dubbio.
In generale questi immettevano sul mercato anche della merce scadente e addirittura proveniente dai paesi dell’est, un vero pericolo per gli assuntori.
La droga mischiata con l’acetone delle unghie dai Sazioni
Alla fine di giugno 2019 arriva, sempre nella solita officina, un carico di droga di cattiva qualità, con la T sopra (contrassegno).
Questo provoca diverse discussioni.
Il vice Alessio Biondillo, Luca Affinita ha ricevuto la lamentela di un cliente al Botteghino che aveva appena consumato: “La droga puzza, c’è una tanfa dentro, è squagliata e si sfarina assai”.
Alessio Biondillo risponde: “Ma tu dentro ci hai messo qualcosa?”.
Luca dei Ponti Rossi confessa poi di aver messo dell’acetone per le unghie sulla droga e Biondillo replica: “Sei mongoloide, vuoi fare per forza il chimico”.
Ne cominciano a combinare di tutti colori su quest’ultimo carico arrivato, infatti mischiano la droga puzzolente con le altre dosi, non la butteranno, ma la parte del tanfo proporranno di metterla alla base dei panetti. Insomma una vera schifezza, poveri quegli assuntori che allora ci passarono.
Alessio, infastidito, sempre rivolgendosi a Luca: “E’ arrivato il chimico di Secondigliano! Lo devo mettere nome “Il Principe” (Gomorra 2).
Alla fine il ras di via Ponte Trave, rimasto solo con l’immancabile Di Caprio confessa che non era il problema dell’acetone ma era proprio questa singola partita che era di cattiva qualità, ma lui aveva comunque voluto sgridare Luca per non dargli ragione. La colpa era tutta del fornitore alla base.

