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L’arte di Gelsomina approda ai quartieri Spagnoli. “La mano de Dios” e “I figli più belli di Napoli” faranno da cornice al murales di Maradona

Sparanise- Napoli. Per Gelsomina Ferrara, artista campana, nata a Napoli ed innamorata della città partenopea, da sempre, i compagni di gioco preferiti sono stati i colori ed i pennelli, che indubbiamente hanno alimentato la sua grande passione per l’arte, avvalorata poi dagli studi. Laureata all’Accademia delle Belle Arti di Napoli col massimo dei voti, si specializza in scultura conseguendo la tesi in storia dell’arte. Si perfeziona col tempo nella ritrattistica , nella pratica del disegno archeologico e nel disegno del nudo .

Questa mattina l’arte di Gelsomina Ferrara approda nel cuore di Napoli, precisamente, negli storici Quartieri Spagnoli. Voluti da Don Pedro da Toledo, nel 1536, per dare alloggio ai soldati spagnoli, i quartieri sono da alcuni anni al centro di una riqualificazione urbana incentrata sulla presenza di numerose opere di street-art.

Nel punto più alto dei quartieri, in via Emanuele De Feo, sorge la piazzetta recentemente rinominata “Largo Maradona” dove vi è il famosissimo murale dedicato a Diego Armando Maradona. La Piazzetta è diventata un luogo di culto, una meta di pellegrinaggio di tifosi e turisti provenienti da ogni parte del mondo. È un posto turistico importante tanto da essere segnato sulle guide e sulle mappe della città e, mediamente, seimila persone, ogni giorno, rendono omaggio alla memoria del Pipe de oro. A Napoli Diego Armando Maradona è un culto. Lo è stato da vivo, lo è ancora di più ora da defunto. Il numero 10 più forte di tutti i tempi, tanto da farsi dedicare opere d’arte sia in vita che post mortem.

La Piazzetta “Largo Maradona”, trasformata in tempio votivo, è un luogo coloratissimo e ricco di memorabilità e tra immagini iconiche, bandiere, magliette e striscioni, questa mattina, sono state collocate in maniera permanente due opere dell’artista Gelsomina Ferrara.

L’artista ha realizzato due opere ispirate a Maradona e alla napoletanita’ molto evocative.

Nell’opera “La mano de Dios” l’artista  ha rappresentato Maradona come una figura ultraterrena avvolta da un’aurea, come un essere superiore che fa miracoli tanto da segnare un gol con la mano che lo ha fatto diventare leggenda. Un calciatore talmente geniale da essere idolatrato come un santo.

Nell’opera “I figli più belli di Napoli” il volto di Maradona nasce dal Vesuvio ed è circondato da alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia di Napoli.

L’artista scrive:” Senza la sua storia e la sua cultura Napoli non sarebbe quella città così peculiare e così unica da poter essere riconosciuta in un singolo scorcio, in una sola parola da tutto il mondo. La storia di Napoli è fatta di donne e uomini che esistono e che sono esistiti grazie a Napoli e per Napoli. Questa città con i suoi figli ha un rapporto speciale in cui entrambi si plasmano a vicenda fino a creare un legame indivisibile straordinario. Fiera di essere napoletana! “.