CASSINO. Tre in attesa nella stessa azienda nel giro di meno di un anno. E fin qui tante felicitazioni. Il problema è che le tre neo mamme e dipendenti hanno qualcosa in comune. Si tratta del padre, lo stesso per tutti e tre. Che poi, a ben vedere in comune lo avevano già visto che il novello “seminatore d’oro” altri non è che il datore di lavoro dell’azienda dove lavorano.
L’assurda vicenda è stata svelata dalle colonne de “Il Messaggero” ed arriva dalla provincia di Frosinone. A far emergere la storia è stata una ragazza di Sora, che ha partorito a gennaio e ha deciso di trascinare in tribunale il suo datore di lavoro. Tutto comincia 14 mesi fa quando lei e l’imprenditore cominciano una relazione: lei lavora nella sua azienda e tutti sembra filare liscio, al punto che i due cominciano a convivere. Da lì la notizia dell’arrivo di un figlio.
Tra i due, però, il rapporto comincia ad incrinarsi ed agosto la convivenza termina in modo traumatico. Il padre all’inizio sembra propenso almeno a sostenere le spese, poi chiede un test del Dna ma non si sottopone nemmeno. Incontra una seconda ragazza, anche lei dipendente della sua azienda ed anche lei, di lì a poco, rimane incinta. A gennaio 2023 viene alla luce il figlio della prima relazione.
Il secondo nascerà tra poco, ma dalle denunce emerge anche la presenza di una terza ragazza, che ha avuto una relazione con lui sempre nell’ambito aziendale e che è rimasta incinta. Ora per riconoscere la paternità che l’uomo non ha voluto concedere si dovrà passare per il tribunale di Cassino con udienza fissata per settembre 2023.