Capua/Sant’Antimo. Era finito sotto processo al tribunale di Napoli Nord – collegio presieduto da Agostino Nigro – per maltrattamenti commessi ai danni della moglie, che lo aveva denunciato dopo averlo lasciato, ma è stato assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste”.
Una vicenda consumatasi a Sant’Antimo, anche se la moglie e sua coetanea è di Capua. Agli atti del processo frasi minatorie e offensive pronunciate dall’uomo, un 40enne (difeso da Giovanni Cantelli e Giuseppe Di Palo), anche davanti ai tre figli. Fatti che secondo la denuncia della donna sarebbero avvenuti sia durante la relazione, che quando lei, di 39 anni, ha deciso di porvi fine.
Botte e telefonate choc
La donna ha denunciato anche di aver subito dal marito aggressioni fisiche, telefonate a tutte le ore. Ma al Tribunale di Napoli Nord non hanno ritenuto che tali condotte integrassero il reato di maltrattamenti in famiglia, perchè dal dibattimento è emerso che anche la donna poneva in essere condotte aggressive verso il marito, per cui i maltrattamenti erano reciproci.
I numeri dell’emergenza
La sentenza conferma un trend ormai consolidato, che vede il Tribunale di Napoli Nord al primo posto in Campania per indagini o processi per reati connessi al “codice rosso”, ovvero a fattispecie come maltrattamenti in famiglia, violenze sessuali, stalking e revengeporn, che si concludono senza un’individuazione di responsabilità.
Tra il primo gennaio e il 6 dicembre 2022 sono stati aperti al tribunale di Napoli Nord 1718 procedimenti per reati connessi al “codice rosso”, ma 1287 sono stati archiviati in fase di indagine, ovvero il 75%, la percentuale più alta della Campania; 250 invece le assoluzioni all’esito dei processi tra giudice monocratico e collegio, con 200 condanne nel giudizio ordinario