SUCCIVO/ORTA DI ATELLA. “Non fare più entrare gli omosessuali”. Cosi due clienti di una pizzeria di Succivo si sono rivolti al gestore del locale, riferendosi ad alcuni ragazzi con le unghie colorate seduti ad un tavolo del locale. Infastidito e indignato dalla frase omofoba, Salvatore Lioniello, pizzaiolo di Succivo, ha così deciso di dipingersi le unghie di blu, e ha spiegato la sua esperienza in un lungo post su Facebook corredato dalla foto con le unghie colorate.
“L’omofobia è una vera e propria violenza” scrive Lionello. “Mentre stavo parlando con dei clienti riguardo una nuova pizza introdotta nel menù primaverile – racconta – alcuni ragazzi mi chiamano da un altro tavolo. Nel momento in cui mi sono avvicinato, due dei quattro clienti, scherzosamente, mi dicono di non fare entrare più le persone omosessuali, facendo cenno verso un tavolo che gli stava affianco e facendomi notare come quei ragazzi avessero le unghie dipinte.
Lì per lì non ho risposto e naturalmente infastidito, sono ritornato a lavorare dietro al banco. Una volta chiusa la pizzeria, sono tornato a casa ma il pensiero di quell’episodio non riusciva più ad uscirmi dalla testa. Dopo aver riflettuto sull’accaduto, sono stato dall’estetista e ho deciso anche io di dipingere le mie unghie, ero indeciso tra alcuni colori, poi ho pensato di cambiare colore ogni settimana, proprio per fare incazzare tutti questi omofobi, dato che sono sempre stato contro i pregiudizi della gente nei confronti altrui”.
“Inoltre – aggiunge Lionello rivolgendosi direttamente ai due clienti – vorrei ricordarvi che oggi giudicare e condannare una persona per il suo aspetto fisico o per il suo orientamento sessuale non vi farà diventare donne e uomini migliori. Nel 2023 non è assolutamente concepibile vedere delle persone prendersi gioco di altre solo per delle unghie colorate con lo smalto. Beh, come potete osservare proprio per protesta anche io da etero, ho colorato le mie unghie proprio per farvi capire che ogni persona può esprimere il proprio modo di essere senza dover avere paura di essere discriminata”.