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Pizzo sulla piscina chiesto all’ex sindaco per conto del Coccodrillo, il verdetto

 

ORTA DI ATELLA. Tangente per la piscina chiesta all’ex sindaco, scatta condanna per 30enne. Sono stati inflitti 4 anni di reclusione in primo grado nei confronti di Domenico Brancaccio, il 30enne accusato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti dell’ex primo cittadino Angelo Brancaccio.

Il procedimento ha fatto seguito all’attività investigativa svolta dai  Carabinieri  del N.O.R. della Compagnia  Carabinieri di Marcianise, in collaborazione con i colleghi della Stazione Carabinieri di Orta di Atella, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei mesi di giugno e luglio 2022, che ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso a carico dell’indagato in ordine a reiterate richieste estorsive aventi ad oggetto la somma di 5.000,00 euro, asseritamente avanzate per conto di Antonio Cristofaro , alias Tonino di Cesa detto o’coccodrillo”, ritenuto appartenente al gruppo “Caterino-Ferriero” del clan dei “Casalesi”.

I fatti sono avvenuti a Succivo, dove era in costruzione la piscina, in un arco temporale compreso tra giugno e luglio 2022.