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Mimmariello parlava di gare d’appalto e i politici venivano subito ‘intercettati’

Santa Maria a Vico. Grazie ai colloqui a casa dell’imprenditore Caterino tra lui e il ras Domenico Nuzzo che sono un’architrave dell’inchiesta della DDA, gli inquirenti sono poi arrivati a seguire più piste, fatti che vanno anche oltre gli arresti del mese scorso per la vicenda del cimitero.

I colloqui che venivano registrati a San Cipriano, nei quali si parlava anche di gare d’appalto al di fuori della sfera del cimitero, offrivano l’assist ai finanzieri per richiedere le autorizzazioni ad intercettare alcuni politici della zona.

Sono stati documentati incontri e scambi di messaggi con diversi imprenditori, alcuni della valle e altri dell’agro aversano. Tra questi ultimi ci sono alcuni che vantano parentele e qualche precedente che ci lascia un po’ perplessi.

Mimmariello diventa quasi una sorta di cavallo di Troia per arrivare a tutto il ‘cucuzzaro’, i fatti sono questi e le intercettazioni sono tangibili e soprattutto sono tantissime, perché il ras che tra poco compirà 51 anni aveva interessi in diversi territori, soprattutto mirava sempre a quella che lui chiamava l’agibilità, la tangente, un chiodo fisso.

Era però informatissimo sulle gare d’appalto, e chi era che lo informava su aspetti che conoscevano amministratori e funzionari comunali?

Noi un’idea ce l’abbiamo, ma non essendo indagato (questo soggetto) non pronunciamo il nome…

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