SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Parte dalla città del foro la rivolta dei sindaci della conurbazione sammaritana contro l’ASL di Caserta guidata dal Direttore generale Amedeo Blasotti per il mancato rispetto degli accordi sulla riapertura del pronto soccorso del presidio ospedaliero San Giuseppe Melorio.
Nel corso di un consiglio comunale aperto alla partecipazione dei sindaci dei comuni limitrofi, il sindaco Antonio Mirra ha espresso tutto il suo disappunto per il mancato rispetto degli accordi e soprattutto per l’adozione dell’atto aziendale dell’ASL nel quale non si fa proprio cenno alla riapertura del pronto soccorso a Santa Maria dopo la sua conversione a ospedale COVID nel periodo dell’emergenza.
Al consiglio hanno partecipato i sindaci dei comuni di Capua, Casapulla, Curti, Macerata Campania, san Prisco, santa Maria la Fossa, san Tammaro, mentre era assente per motivi istituzionali il primo cittadino di Grazzanise, tutti in rappresentanza di un bacino d’utenza che supera i centomila abitanti.. Al termine dei lavori dell’assemblea, nel corso della quale hanno preso la parola tutti gli intervenuti ed anche i rappresentanti dell’opposizione, è stato approvato all’unanimità un atto di indirizzo con il quale si impegna l’ASL all’osservanza di tre punti fondamentali e cioè l’apertura del pronto soccorso del nosocomio sammaritano, il rafforzamento dell’ospedale “Melorio” nell’ambito dell’atto aziendale adottato con la modifica dello stesso e la disponibilità dell’ASL per una nuova sede del Distretto sanitario.
La telenovela continua ed i tempi non saranno certamente brevi per verificare alla fine chi l’avrà spuntata. Solo un autorevole intervento di natura politica regionale, potrà risolvere la vertenza, secondo noi. Il resto lascia il tempo che trova.