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Comune mette a disposizione due borse di studio per il Master ‘Turismo Sostenibile’

Cesa. La giunta comunale ha concesso il patrocinio morale ed ha deciso di finanziare due borse di studio del Master di primo livello in “Turismo sostenibile e comunicazione della bellezza – Esperienze Euromediterranee (seconda edizione)” promosso dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”.

“In questo modo puntiamo a rafforzare la collaborazione tra il nostro comune – spiega il sindaco Enzo Guida – ed il Dipartimento di Scienze politiche che già ci è stato vicino in alcune iniziative, in occasione, ad esempio dell’Asprinium Festival promosso dalla Pro Loco. Ma soprattutto questo master si inserisce nel programma di valorizzazione delle Alberate e del Vino Asprinio, nella logica di promozione del territorio”.

Il Master ha la finalità di formare qualificati esperti del turismo sostenibile, della gestione dei servizi turistici, della comunicazione della bellezza e dei beni culturali. Una proposta formativa che intende assicurare sbocchi occupazionali nell’ambito delle aziende turistiche con funzioni di elevata responsabilità, nella gestione dei servizi pubblici e privati di progettazione, gestione e promozione della bellezza, nelle istituzioni governative, centrali e decentrate, nei settori del turismo, della cultura, dei beni culturali e ambientali, dei musei e dei poli culturali, dello sviluppo locale e della comunicazione della bellezza.

Come ha già dimostrato la Prima edizione del corso, i temi affrontati durante il Master costituiscono aree di grande interesse per il rilancio, al tempo della transizione ecologica, della sostenibilità ambientale e turistica anche del territorio di Terra di Lavoro, della comunicazione della bellezza e del patrimonio culturale, sempre più considerati come volani di sviluppo culturale, sociale ed economico.
“Dopo l’iscrizione delle Alberata d’Asprinio nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali e delle Buone Pratiche del Ministero dell’Agricoltura –
conclude il sindaco – con la Pro Loco bisognerà riprendere il discorso della candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco”.