Villa Literno. È diventata definitiva la condanna per due fratelli di Villa Literno, entrambi commercianti di stufe a pellet. La Corte di Cassazione ha respinto l’istanza dei legali rendendo così definitiva il verdetto emesso dalla Corte di Appello di Napoli per tentato omicidio nei confronti di Giovanni Celiento, 35 anni, e per Antonio Celiento, 31 anni. Il blitz furono fermati dopo poco il fatto di sangue nell’abitazione di famiglia in via dei Mille a Villa Literno.
Confermata dunque la condanna a 9 anni e 9 mesi per Giovanni e quella a 9 anni e 3 mesi per Antonio. In primo grado rimediarono entrambi pene di poco superiori ai 12 anni ciascuno.
Vennero accusati di tentato omicidio in concorso aggravato dalle armi per l’episodio avvenuto il 3 marzo 2019 a seguito di una lite futili motivi nella zona del bar Caraibi a pochi metri dalla loro abitazione. I due infatti a seguito di un alterco esplosero, secondo le indagini, con una pistola calibro 7.65 un colpo attingendo alle spalle, in corrispondenza delle vertebre un giovane ucraino ora 30enne, A. P. , operaio residente ad Aversa.
Il colpo entrò dalla scapola ed è stato rinvenuto solo dopo il peggioramento delle condizioni di salute dell’operaio che ha rimedió una prognosi di sette giorni. Decisive per l’individuazione dei fratelli Celiento le testimonianze acquisite nel corso dell’indagine portata avanti dai carabinieri della stazione liternese sotto il coordinamento della Compagnia di Casal di Principe.