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Celle incendiate e sciopero della fame, anche l’altro carcere casertano è una polveriera

CARINOLA. Il garante campano delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello ha visitato la casa di reclusione “G. B. Novelli” di Carinola. Accompagnato dal direttore del carcere Carlo Brunetti e dal capo area trattamentale Anna Garda, è stato prima nel settore destinato alle attività scolastiche e, quindi, nel nuovo laboratorio per la produzione di prodotti da forno gestito dall’Associazione ODV Generazione Libera; nell’occasione il rappresentante dell’associazione Rosario Laudato ha offerto ai presenti un primo assaggio dei prodotti del nuovo laboratorio.

“Ho avuto modo di incontrare diversi detenuti – ha detto all’uscita dal carcere – tra cui un detenuto che durante la notte aveva incendiato la propria cella, un altro che aveva effettuato un gesto di autolesionismo ed un’altra persona detenuta che era in sciopero della fame. Ho constatato personalmente le difficoltà che la Direzione incontra quotidianamente a causa della grave carenza di organico del Reparto di Polizia penitenziaria (su circa 400 detenuti sono, infatti, realmente in servizio 100 agenti su 169 previsti), nonché dell’isolamento che contraddistingue l’Istituto penitenziario casertano”.

“Segnalo inoltre la scarsa presenza degli psichiatri in istituto – conclude – con visite una volta ogni 15 giorni. Eppure, nel carcere c’è sia una presenza stabile di soggetti con problemi psichiatrici sia di altri detenuti violenti che aggrediscono di continuo gli agenti di polizia penitenziaria. Questo carcere ha bisogno di più risorse economiche, strutturali e umane”.